Economia

Con i nuovi sacchetti in «mater bi» frutta e verdura si compostano da…

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INNOVAZIONE

Con i nuovi sacchetti in «mater bi» frutta e verdura si compostano da casa

  • –di Cristina Casadei

Trasparenti, resistenti sia alla rottura che alla lacerazione e traspiranti. Sono i nuovi sacchetti in Mater bi di terza e quarta generazione che Novamont ha creato per la frutta e la verdura. Per ora li stanno sperimentando diverse catene europee della grande distribuzione, soprattutto in Francia, dove la legislazione prevede il compostaggio da casa per tutti i sacchi di frutta e verdura a partire dall’inizio del 2017.

Il compostaggio a casa potrebbe essere presto realtà anche in Italia con il mater-bi di terza e quarta generazione la cui domanda sui mercati europei sta crescendo anche per effetto della prossima entrata in vigore della legislazione francese. Dal primo gennaio 2017 in Francia, tutti i sacchi per frutta e verdura di plastica per il libero servizio nella grande distribuzione dovranno essere “home compostable” - ossia idonei al compostaggio domestico - e con contenuto di prodotto rinnovabile crescente: si va da un minimo del 30% il primo anno, destinato a salire progressivamente alla soglia del 50% entro il 2020 e del 60% entro il 2025.

Soglie che in Italia per Novamont sono già a portata di mano. Dopo gli investimenti degli ultimi dieci anni in nuovi impianti e in filiere integrate, Novamont è già in grado di produrre sacchetti con contenuto di rinnovabile ampiamente sopra il 30%, grazie ai prodotti della bioraffineria Matrìca di Porto Torres, per superare poi il 50% già dal 2016, con l’entrata a pieno regime dell’impianto Mater-Biotech di Bottrighe (Rovigo) previsto per il prossimo agosto.

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