Il traffico container resta inchiodato allo zero, così come la banchina del terminal container rimane un deserto dopo l’uscita di scena di Taranto container terminal con Evergreen, tuttavia il porto di Taranto si disincaglia e riprende la rotta dopo un 2015 negativo. E soprattutto è pronto ad avviare nuovi lavori: ai primi di giugno partirà infatti il cantiere, appalto da 6,6 milioni di euro (raggruppamento Christian Color, Cardinale, Antonacci Termoidraulica), per la costruzione in 365 giorni del centro polivalente sulla banchina del molo San Cataldo, centro che sarà anche stazione marittima.
A settembre, invece, via al cantiere da 5,3 milioni di euro per la costruzione di due nuovi edifici in un ’area retrostante la darsena San Nicolicchio per accogliere i servizi tecnici nautici: piloti del porto, ormeggiatori, rimorchiatori etc. Il raggruppamento Ramirez Group, Del Fiume e Modomec Ecoambiente è impegnato a consegnare l ’opera in 355 giorni.
Per il traffico, invece, dopo i primi tre mesi positivi del 2016, anche aprile si chiude col segno più. Lo scorso mese la movimentazione delle merci si è attestata sulle 2.553.276 tonnellate con un aumento del 30,8 per cento rispetto ad aprile 2015. In termini assoluti l ’incremento è di 600.881 tonnellate ed è trainato dal traffico delle rinfuse. «Tale andamento - commenta l ’Autorità portuale - conferma e supera il trend positivo che ha caratterizzato l ’anno 2016 fin dal suo inizio. Nel periodo gennaio-marzo, infatti, la percentuale di crescita si attestava sul più 12 per cento, mentre il volume dei traffici nel primo quadrimestre del 2016, pari a 8.384.543 tonnellate, evidenzia un aumento del 17,6 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno». «Nel dettaglio - specifica l ’Authority - la movimentazione totale di rinfuse solide e liquide del primo quadrimestre 2016 ha fatto registrare un incremento del 19 per cento arrivando a 6.755.465 tonnellate. Anche la movimentazione delle merci varie (prodotti siderurgici finiti, pale eoliche, ecc.), è in aumento: 1.629.078 tonnellate con più 24,6 per cento rispetto al primo quadrimestre del 2015». Segno che la parziale stabilizzazione dell ’Ilva - parziale perchè rimane comunque un contesto problematico - si riflette anche a valle e quindi sul porto. In crescita pure il movimento delle navi: da gennaio ad aprile ne sono arrivate 27 in più rispetto allo scorso anno per un totale di 699.
Rimane tuttavia il grosso problema del terminal container, il che vuol dire assenza di questa tipologia di traffico e necessità di ricollocare le 524 unità che hanno lavorato con Tct e che ora sino all ’11 settembre sono coperte dalla cassa integrazione. Qui si potrà avere una svolta solo nel momento in cui la banchina del terminal sarà riaffidata in concessione. A tal fine l ’Authority fa sapere che rispetto alle offerte presentate (due), è in corso la procedura del dialogo competitivo finalizzato a migliorare le stesse offerte. Una fase che si chiuderà nella prima settimana di giugno, dopodichè le società saranno invitate a presentare l ’offerta definitiva. Tutto, per l ’Authority, si dovrebbe concludere a giugno.
I gruppi in gara sono Italcave di Taranto e il consorzio Ulisse. Di quest ’ultimo fanno parte Saga Italia, del gruppo internazionale Bollorè, e alcuni operatori marittimi locali tra cui Ionian Shipping Consortium che si è candidato anche ad acquisire la flotta navale dell ’Ilva dall ’amministrazione straordinaria del gruppo siderurgico.
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