Economia

Tecnici e venditori le figure più richieste

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Lavoro

Tecnici e venditori le figure più richieste

  • –Marco Biscella

Agenti commerciali, assistenti alle vendite, disegnatori industriali, sviluppatori di software, conduttori di impianti e macchinari fissi. Sono i profili più richiesti sul web. E se al Nord prevale la ricerca di figure legate all’attività manifatturiera (al Nord-Est artigiani e operai specializzati e al Nord-Ovest i contabili), al Centro a recitare la parte del leone sono le professioni intellettuali e scientifiche legate ai servizi, mentre al Sud (dove si conta il minor numero di job vacancies online) la gran parte delle ricerche è focalizzata sulle attività commerciali.

A scattare la fotografia nazionale degli annunci di lavoro via web è il portale WollyBi-Italian labour market digital monitor, frutto della collaborazione tra TabulaeX, società spin-off dell’Università Milano Bicocca, e Crisp (Centro di ricerca interuniversitario per i servizi di pubblica utilità).

«WollyBi – spiega Mario Mezzanzanica, direttore del Crisp e responsabile del progetto – è una banca dati che ha raccolto da fonti eterogenee quasi un milione e mezzo di annunci online, selezionati tra febbraio 2013 e aprile 2016, “ripuliti” e riclassificati utilizzando un approccio innovativo basato sull’analisi dei big data e su tecniche di analisi semantica, allo scopo di fornire ai diversi attori del mercato del lavoro, dalle agenzie alle associazioni datoriali e sindacali, dalla pubblica amministrazione a scuole, università ed enti di formazione, un quadro, che viene aggiornato mensilmente, di tutte le offerte di lavoro presenti sul web in Italia. Il canale online è sempre più utilizzato: «Nel primo quadrimestre del 2016 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso le job vacancies sono cresciute del 16% e il trend ci avvicina ai Paesi europei più evoluti su questo fronte, come Regno Unito e Germania».

Il portale WollyBi si articola in una serie di cruscotti che consentono di “navigare” tra i dati analizzando il mercato del lavoro secondo quattro diversi punti di osservazione: il territorio, i settori economici delle aziende, le professioni e le skills. Che cosa emerge dal portale?

«Abbiamo provato a estrapolare le 15 professioni più richieste a livello nazionale e territoriale - risponde Mezzanzanica –, scoprendo che queste figure rientrano in quattro aree professionali che possiamo definire le più effervescenti: amministrazione e gestione, marketing e vendite, produzione e logistica, trattamento e analisi dell’informazione. Qui si annidano le job vacancies più numerose. In secondo luogo, abbiamo notato la preponderanza delle soft skills, le capacità attitudinali, rispetto alle abilità tecniche. È un aspetto importante, perché i tratti della persona cambiano nel tempo e possono crescere, essere sviluppati, con interventi che si attuano nei processi educativi. In terzo luogo, gli annunci online, molto frequenti nel Nord del Paese, sono invece meno numerosi nel Sud e Isole, segno non tanto di un digital divide infrastrutturale, quanto della carenza di cultura tecnologica nella ricerca di un lavoro. Un’apatia informatica che ha dei riflessi? «Certo – spiega Mezzanzanica -, il mercato del lavoro, che è dinamico, si sta polarizzando: sul web si concentrano le ricerche di figure con skills medio-alte».

Ma torniamo ai numeri. A livello nazionale il settore con la più alta percentuale di annunci (che restano online in media 40 giorni) è il manifatturiero con il 35%, seguito dal commercio con il 16%, mentre le professioni più richieste sono quelle tecniche (oltre 394mila annunci, il 28% del totale), seguite dalle professioni intellettuali e scientifiche con il 20 per cento.

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