Economia

Quattro commesse per 300 milioni: l'emiliana Sicim cresce in Kazakistan

  • Abbonati
  • Accedi
OIL&GAS

Quattro commesse per 300 milioni: l'emiliana Sicim cresce in Kazakistan

  • –di Francesco Prisco

Quattro nuovi contratti in Kazakistan da complessivi 300 milioni per Sicim, società leader mondiale nella produzione di oliodotti e gasdotti chiavi in mano con quartier generale a Busseto, in provincia di Parma.
L’azienda – che ha chiuso il 2015 con 420 milioni di fatturato, per una crescita del 13,5% sull’anno precendente – si è infatti aggiudicata quattro commesse – due da parte di Tengizchevroil Llp (Tco) e due da Tenizservice (Llp) – per la realizzazione di un imponente complesso di infrastrutture che collegheranno il grande campo petrolifero di Tengiz, tra i maggiori giacimenti scoperti nel recente passato, nel Nordovest del Kazakistan, con il Mar Caspio.

In questo progetto denominato «Future Growth Project», per il quale Tengizchevroil Llp ha stanziato 40 miliardi di dollari, Sicim svolgerà un ruolo centrale. Il campo petrolifero si trova in zone semi-paludose lungo la costa Nordest del Mar Caspio, una regione che presenta diverse problematiche: è lontana dallo sbocco su bacino e presenta delicati equilibri ambientali che non possono essere stravolti dalle emissioni. Fattori che rendono l’operazione «Future Growth Project» molto impegnativa.

Le fasi preliminari del progetto sono iniziate nei primi mesi del 2016, mentre l'ultimazione dei lavori è prevista per la seconda metà del 2021. Il gruppo Sicim deve realizzare la Cargo Trasportation Route (CaTro), ovvero quel sistema articolato di infrastrutture (porto, piazzali di stoccaggio e strade) che serviranno in futuro per il trasporto di parti degli impianti pre-assemblati in moduli che prenderanno poi la via del mar Caspio tramite piattaforme galleggianti. È prevista anche la realizzazione di un canale, dove le chiatte entreranno con il carico dei materiali pre-assemblati. Gli altri due contratti riguardano il Tco Rotational Village, dove Sicim è già impegnata nella costruzione di un impianto di trattamento acque. Si tratta di un villaggio costruito alla fine degli anni Ottanta per ospitare le società impegnate nella costruzione degli impianti di Tengiz e il personale che si occupa di manutenzione. Sicim dovrà potenziare e adeguare le infrastrutture esistenti nel villaggio.

L’azienda italiana ha iniziato a operare in Kazakistan nel 1998, con primi lavori eseguiti per conto di Eni nel progetto di Kashagan. Oggi conta oltre 3mila dipendenti kazaki provenienti da ogni parte del Paese, capacità di alloggi per oltre 4mila persone e un parco attrezzature e mezzi da oltre 100 milioni di dollari di valore che quest'anno sarà ulteriormente incrementato di altri 20 milioni.

© Riproduzione riservata