Economia

Il nuovo Gottardo, snodo chiave del nuovo trasporto Ue

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L'Analisi|L’ANALISI

Il nuovo Gottardo, snodo chiave del nuovo trasporto Ue

Il 1° giugno 2016 è una data che entrerà nella storia della Svizzera. La Svizzera però si augura che il 1° giugno 2016 entri anche nella storia dell’Europa. Perché, secondo gli svizzeri, l’inaugurazione della nuova galleria ferroviaria del Gottardo, che con i suoi 57,1 chilometri diventa il tunnel ferroviario più lungo del mondo, dovrà rappresentare una svolta nella politica dei trasporti di tutta Europa. La nuova galleria di base del Gottardo costituisce il cuore del corridoio merci europeo Reno-Alpi (collegamento Genova-Rotterdam). L’obiettivo della Svizzera, condiviso dall’Unione europea, è il trasferimento di quote crescenti del traffico merci dalla strada alla rotaia.

La ferrovia di pianura che passa dal Gottardo assicura svariati vantaggi al traffico merci: consente la composizione di treni più lunghi e più pesanti, meno locomotive e tempi di percorrenza più brevi. Anche la capacità di trasporto aumenta: nella galleria di base del San Gottardo, ogni giorno potranno circolare complessivamente fino a 260 treni merci regolari, sulla storica tratta di montagna al massimo 180.

Con questa opera del secolo, la Svizzera fornisce un contributo essenziale all'infrastruttura dei trasporti europea. Quando sarà ultimata, nel 2020, anche la galleria di base del Ceneri, i convogli ferroviari potranno attraversare le Alpi senza affrontare pendenze rilevanti. Ecco perché gli svizzeri parlano della nuova linea veloce come della «nuova ferrovia di pianura» sotto le Alpi. I tempi di percorrenza del traffico passeggeri tra Zurigo e Lugano si ridurranno di circa 45 minuti e, come detto, un maggior numero di treni merci potrà attraversare le Alpi in tempi più brevi e con meno locomotive. Gli svizzeri però sanno bene che il completamento dei lavori dell’AlpiTransit con le due gallerie di base del Gottardo e del Ceneri non avrà alcun impatto reale sull’economia europea se non sarà accompagnato dallo sviluppo e dal potenziamento dell’infrastruttura ferroviaria a Nord e a Sud delle Alpi. E a Sud delle Alpi c’è l’Italia.

I CORRIDOI FERROVIARI VELOCI ENTRO IL 2050

E infatti nella giornata inaugurale del 1° giugno sono stati invitati tre primi ministri: Matteo Renzi (Italia), Angela Merkel (Germania) e Francois Hollande (Francia). Sembra un mini-vertice europeo. Invece è l’inaugurazione del Gottardo. Ma per gli svizzeri ha la stessa importanza. E anche per l’Italia dovrebbe averla, perché se riusciremo ad agganciare in tempi ragionevoli il Nord-Ovest del Paese all’asse Genova-Rotterdam potremo offrire ai nostri porti, in particolare ai porti liguri, e all’intera catena logistica nazionale nuove opportunità. Non a caso uno studio presentato alcuni mesi fa dal Certet-Bocconi illustrava come il mancato adeguamento delle infrastrutture e dei trasporti del Nord-Ovest italiano al maxi-tunel svizzero rischia di costare all’Italia 1,2 miliardi di euro l’anno di mancati introiti.

QUANTO CI COSTANO I NOSTRI RITARDI
Media nazionale mancato introito per singolo contenitore da 20'. Totale import/export in euro (Fonte: Certel-Bocconi)

Con il Gottardo in funzione (l’apertura commerciale, va sottolineato, è prevista per l’11 dicembre 2016) le merci in transito dal porto di Genova potranno raggiungere i grandi centri industriali del centro e del nord Europa in tempi più rapidi, consentendo così all’Italia di fare concorrenza ai grandi scali marittimi del Nord: Rotterdam, Anversa, Zeebrugge. Ecco perché, con una battuta, possiamo ben dire che con l’apertura del Gottardo l’Italia e la Svizzera sono sullo stesso treno.

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