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Aerodorica, tutto da rifare per salvare lo scalo di Ancona

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Aerodorica, tutto da rifare per salvare lo scalo di Ancona

Lo scalo di Falconara
Lo scalo di Falconara

È un ritorno al passato che ha il sapore di otto anni persi invano, la nomina del manager italo-inglese Friederich Paolo Wendler alla guida dell’aeroporto di Falconara, dopo le dimissioni in blocco - giovedì scorso - del Cda per far decadere l’ad Andrea Delvecchio. Il nome di Wendler è stato ufficializzato ieri dalla presidenza della Regione Marche, primo azionista di Aerdorica con l’85% delle quote, che ha così rimpiazzato Delvecchio dopo sette mesi di contestata gestione, culminata nell’avvio della procedura di mobilità per una trentina di dipendenti e la mancata firma dell’accordo per la Cig con i sindacati.

Otto mesi era durato in carica anche Wendler, tra agosto 2006 e aprile 2007, allontanato dall’allora giunta Spacca per contrasti sul piano industriale. Una seconda chance per il manager britannico, affiancato dai due consiglieri ammutinatisi per costringere l’ex ad a uscire dai giochi (il presidente del Cda Lorenzo Catraro e Federica Massei, riconfermati ieri dal governatore Luca Ceriscioli), che deve tentare entro fine anno di risollevare lo scalo da una gestione fallimentare: Aerdorica è zavorrata da un debito di 40 milioni di euro e perde 300mila euro al mese. Se sarà confermata la chiusura del 2015 con un rosso di 12 milioni di euro – come anticipato dal dimissionato Delvecchio – il rischio che Enac ritiri la concessione e che Aerdorica debba portare i libri in tribunale è concreto.

Gli anni passano e nulla cambia, accusa l’opposizione in Consiglio regionale, ricordando che anche il precedente amministratore, Giovanni Belluzzi, era stato silurato con la stessa procedura prima che si potesse misurarlo su qualche risultato. Delvecchio si difende: «Abbiamo attivato sei nuovi voli per l’estate, oltre ai quattro già esistenti, e la Cig non l’avremmo comunque utilizzata per l’alta stagione ma per l’autunno. Parliamo di uno scalo che incassa 6 milioni di euro l’anno e ne spende 4 per il personale, insostenibile».

Intanto il presidente dell’assemblea regionale, Antonio Mastrovincenzo, ha annunciato che porterà in aula il prossimo 5 luglio la proposta di una commissione di indagine sullo scalo di Falconara per valutare le responsabilità della Regione, che sette mesi fa chiamò al timone della dissestata società non un esperto del settore bensì l’imprenditore di Novaport Italia, Delvecchio appunto, che puntava a rilevare la quota di maggioranza di Aerdorica con un’offerta da 22 milioni di euro (ma un capitale sociale di appena 100mila euro), proposta bocciata da Enac e ministero dei Trasporti che imposero un bando per la privatizzazione. Resta da capire se potrà andare in porto ora l’offerta arrivata la scorsa settimana da Gsa per conto degli americani di Soriano Group per acquistare la quota dell’aeroporto in mano a Nuova Banca Marche: un ingresso in punta di piedi (meno dell’1% del capitale di Aerdorica) per valutare da dentro la situazione del Sanzio e poter poi decidere se esercitare il diritto di prelazione.

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