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Dossier La leva della Motor valley

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    Dossier | N. 3 articoliRapporto Emilia-Romagna

    La leva della Motor valley

    Musei Ferrari, Ducati e Lamborghini già attivi, Pagani che apre il 29 giugno e Dallara che sta progettando una iniziativa in tal senso. E poi il fascino degli autodromi, Misano in testa, ma senza trascurare Imola. La nuova frontiera del turismo in Emilia-Romagna è caratterizzata dal rombo delle moto e delle auto, sia quelle vere, che corrono in pista, sia quelle che si possono solo guardare in spazi museali e collezioni private.

    Nel 2016 sono previsti almeno due milioni di arrivi in Emilia-Romagna di turisti, per la gran parte stranieri, legati direttamente all’appeal della Motor valley, che smetterà a breve di essere un cartello (spesso poco leggibile) sulle strade ma diventerà una vera e propria associazione (la Motor valley development sarà presentata nei prossimi giorni) che promuoverà il prodotto “motore” in tutto il mondo. E anche la Regione ci crede se è vero che ha già investito un milione in promozione e sta raccogliendo ottimi risultati intrecciando quelli che sembrano mondi lontani (enogastronomia e motori, ma anche circuito dei castelli e città d’arte, senza trascurare la musica) ma che invece rappresentano tutti una nuova frontiera per il business delle vacanze.

    Di spiagge più belle di quelle emiliano-romagnole ce ne sono e su questo segmento la competizione è sempre più dura, anche se gli arrivi restano ben sopra i 10 milioni. La vera nuova scommessa è quella di intrecciare tutti i ”fili” apparentemente minori dell’attrattività e delle specificità territoriali delle quali non si era pienamente consapevoli fino a pochi anni fa.

    Poi, i numeri, dimostrano che quello che poteva sembrare folklore diventa business. E come negli anni 50 in Romagna si trasformò la spiaggia in un business come in nessuna altra parte d’Italia si riuscì a fare (partendo dalla premessa che il mare di Rimini non è certo quello della Sardegna), ora si guarda con attenzione a quel che si è fatto per passione e si capisce che la passione si può trasformare in pernottamenti, cene, biglietti di musei eccetera. Il “motore” è di casa in Emilia-Romagna. Ai musei Ferrari di Maranello e di Modena nel 2015 sono arrivate, rispettivamente, 340mila e 123mila persone (biglietto combinato a 26 euro, 10 per i ragazzi); il 65% dei visitatori provengono dall’estero (con predominanza degli arrivi da Germania, Francia, Regno Unito e Stati Uniti) mentre il restante sono italiani e di essi solo il 20% arriva dall’Emilia-Romagna. Il 70% dei visitatori arriva con la famiglia e il 75% pianifica l’impegno con anticipo, a dimostrazione del fatto che quel museo è tra le ragioni del viaggio e non è il “tappabuchi” di una giornata di pioggia. Peraltro, quasi un terzo dei visitatori fa parte della categoria dei “repeater”, cioè di chi ha già visitato il museo in passato; e il 93% di chi paga il biglietto è molto soddisfatto. Le mostre a tema, poi, mantengono “vivi” i musei Ferrari, tanto che il 77% dei visitatori dichiara che tornerà.

    «I numeri possono ancora sembrare di modesta dimensione – spiega Emanuele Burioni, direttore di Apt servizi dell’Emilia-Romagna – ma il fenomeno sta crescendo di giorno in giorno e poi i dati non rendono giustizia del fatto che sempre più spesso i pacchetti sono compositi e le motivazioni di visita eccedono o integrano la ragione “marina”. Ad esempio, stiamo vedendo come sui mercati di Giappone, Usa, Canada e Paesi arabi come Dubai il peso di Motor valley ed enogastronomia stia diventando sempre più rilevante. Abbiamo chiara la sensazione di dover puntare su ciò che non è assolutamente replicabile altrove». E così si viene in Romagna anche per andare a visitare l’autodromo di Misano (insieme a Imola uno dei circuiti “storici” italiani), che può ospitare fino a 100mila spettatori e per il quale è prevista la vendita di 600mila biglietti in tutto il 2016. Misano world circuit è un impianto di proprietà privata (gruppo Colacem di Gubbio); sei gli eventi internazionali, di cui tre di livello mondiale, in programma quest’anno. Oltre ad essere uno degli otto circuiti al mondo, l’unico in Italia, ad ospitare entrambi i mondiali di moto (MotoGp e Superbike), nel 2016 ospiterà il World Ducati week (1-3 luglio prossimi), raduno mondiale della community Ducati al quale sono attese 60.000 presenze.

    Proprio Ducati, a Bologna, sta riorganizzando il museo, un altro dei punti motoristici maggiormente visitati in regione (40mila visite lo scorso anno), che riaprirà i battenti rinnovato e con tre percorsi di visita proprio in occasione del World Ducati week, mentre Lamborghini ha appena inaugurato il suo rinnovato museo a Sant’Agata Bolognese, che è stato riconfigurato con l’allestimento di un autentico percorso museale (e quindi non si tratta più solo di una semplice “raccolta” di vetture), suddiviso per aree tematiche: produzione, tecnologia, innovazione, competizioni, area “didattica”. La Pagani di San Cesario sul Panaro (Modena) inaugurerà (a seguito del rinnovo della sede) il suo museo il prossimo 29 giugno mentre anche la Dallara di Varano de’ Melegari (Parma) ne sta progettando uno.

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