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Latte, nuovi interventi di sostegno per 20 milioni

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Latte, nuovi interventi di sostegno per 20 milioni

Il ministero delle Politiche agricole rilancia sul latte. Dopo il pacchetto da 120 milioni (tra moratoria dei debiti, aiuti e sconti fiscali) che sta facendo sentire ora i primi effetti, il Consiglio dei ministri, ieri, ha approvato un decreto con nuove misure di sostegno per il settore con uno stanziamento totale di 20 milioni.
Il primo intervento (10 milioni) prevede agevolazioni per favorire la riduzione della produzione e dare così ristoro ai redditi degli allevatori. Con la fine delle quote latte (aprile 2015) è esplosa la produzione con aumenti a due cifre in Italia e nella Ue e i prezzi hanno iniziato una pericolosa corsa verso il basso che in Italia ha portato alla chiusura di molte stalle (in dieci anni, secondo i dati forniti dalla Coldiretti, il numero si è dimezzato da oltre 65mila alle attuali 34mila). In questi ultimi giorni si registra una ripresa delle quotazioni del latte spot favorita anche dalla flessione fisiologica della produzione che avviene con l'aumento delle temperature. Ma il problema è superare con interventi strutturali la violenta crisi di mercato.
In un prossimo provvedimento del Mipaaf le modalità operative
La Commissione Ue, nel marzo scorso, nella fase più critica dell'emergenza, aveva autorizzato la programmazione produttiva volontaria, una pratica vietata e finora consentita solo per alcuni formaggi Dop.. Ora l'Italia ha dato contenuto economico alla misura. Le modalità operative saranno definite da un successivo provvedimento, ma la programmazione dovrebbe essere consentita per 6 mesi con un possibile rinnovo per altri sei. Le intese dovranno essere raggiunte all'interno delle organizzazioni dei produttori e delle cooperative e quindi il ministero interverrà con i finanziamenti agli allevatori .Altri 10 milioni (ma non si tratta in questo caso di un nuovo stanziamento, ma di una rimodulazione di fondi) sono stati destinati al Fondo nazionale indigenti e verranno utilizzati per l'acquisto di latte crudo da trasformare in UHT e distribuire ai più bisognosi attraverso la rete degli enti caritativi che fanno parte del Tavolo del Mipaaf. Questo stanziamento – spiega il Mipaaf - consentirà un intervento concreto per evitare sprechi alimentari legati alla mancata vendita del latte da parte delle stalle.
Fari puntati sulle strategie anticrisi della Commissione Ue
Il ministro Martina potrà presentarsi a Bruxelles nel prossimo consiglio agricolo, in programma il 27 e 28 giugno, forte di un intervento nazionale e potrà così battersi per un'azione incisiva per contrastare la crisi del settore zootecnico. Il precedente pacchetto latte da 500 milioni si è infatti rivelato un quasi flop. Dal Mipaaf hanno valutato che se l'intervento europeo fosse stato dirottato sul sostegno della programmazione produttiva si sarebbe ottenuto un calo del 3 per cento della produzione europea di latte. Evitando quella debacle dei prezzi che ha messo in ginocchio tutti i partner.
Un'altra data importante sarà il 5 luglio quando la Commissione europea dovrebbe pronunciarsi sulla legge francese che introduce l'obbligo di indicare in etichetta l'origine nelle confezioni di latte a lunga conservazione e nei formaggi. L'Italia qualche giorno dopo la Francia ha presentato una legge analoga e quindi il verdetto che sarà espresso da Bruxelles il 5 luglio sarà determinante per la normativa italiana chiesta a gran voce, e ormai da anni, dalla Coldiretti. Secondo il dossier dell'organizzazione agricola su 110 milioni di quintali di latte gli acquisti dall'estero sono pari a 85 milioni di quintali di latte equivalente, pari al 40% e dunque un argine all'import viene considerato una mossa strategica per il rilancio della filiera.
Potenziata anche l'azione di contrasto agli sprechi alimentari
“La tutela del reddito dei produttori - ha commentato il ministro Maurizio Martina - viene al primo posto. Con questo nuovo intervento attiviamo risorse per rendere più efficaci le scelte fatte a livello europeo. Vogliamo affiancare i produttori al meglio, consapevoli delle difficoltà di questi momenti e con l'obiettivo prioritario di aiutare 34 mila aziende lattiere a superare questa fase. Per questo stiamo lavorando anche a livello europeo, perché a fine mese ci aspettiamo che la Commissione Ue faccia un salto di qualità nelle proposte. La crisi del latte, della zootecnia e dell'ortofrutta non attende . Con il decreto poi - ha aggiunto - abbiamo scelto di potenziare l'intervento contro lo spreco alimentare di latte e per la sua distribuzione agli indigenti con il prezioso aiuto degli enti caritativi”.

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