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Il Porto di Taranto avvia il cantiere per il nuovo centro servizi e punta su…

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Il Porto di Taranto avvia il cantiere per il nuovo centro servizi e punta su sulle crociere

(Marka)
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Con l’inaugurazione del cantiere del Centro servizi polivalente, l’Autorità portuale di Taranto avvia una doppia operazione: riqualificare il fronte mare con una serie di attività rivolte alla città, ma anche porre le premesse per l’accoglienza del traffico croceristico che, dal prossimo anno, con le navi della compagnia Thomson Cruises, toccherà anche Taranto. Già previsto l’arrivo delle prime sette navi. Nel frattempo, il porto mette a segno un altro risultato: segno più anche a maggio per il traffico.

Sei milioni e mezzo di euro l’importo dei lavori, conclusione tra un anno, la nuova opera, considerato che servirà passeggeri e croceristi, vuole «sviluppare questa tipologia di traffico ai fini della diversificazione» spiega il commissario dell’Autorità portuale, Sergio Prete. «Abbiamo dato al progetto il nome di Falanto, che è il fondatore di Taranto - prosegue Prete -, perchè l’obiettivo è quello di restituire a Taranto una nuova cultura del mare. Che può partire da un articolato sistema che riunisce in un unico segno il porto, la città, l’ambiente».

«L’opera che avviamo nel porto non è solo un tassello importante per il rilancio dell’infrastruttura ma contribuisce anche a realizzare il disegno che per Taranto abbiamo in mente: fare in modo che questa città bella abbia anche luoghi belli. Luoghi dedicati all’accoglienza, al turismo e alla valorizzazione del patrimonio storico e artistico di Taranto, in modo che chi viene qui possa trarne impressioni positive», commenta il vice ministro allo Sviluppo economico, Teresa Bellanova, in occasione dell’inaugurazione del cantiere. E riferendosi ai nodi del porto, tra cui l’inattività del terminal container, lasciato un anno fa dalla società Tct di cui era azionista Evergreen, e la fine a settembre della cassa integrazione per gli oltre 500 addetti che vi erano occupati, Bellanova dichiara: «L’obiettivo del Governo è quello di rilanciare il porto di Taranto e fare in modo che abbia traffici, attività e lavoro, non certo quello di allungare di qualche mese la cassa integrazione. Ci possono essere dei passaggi che riguardano gli ammortizzatori sociali, e ci saranno, studieremo le soluzioni migliori, ma la priorità è la ripresa di tutto il porto di Taranto che deve tornare ad essere grande».

Per il traffico, invece, comunica l’Authority, «a maggio si è registrato un incremento totale dei traffici nel porto pari al 29,8 per cento rispetto allo stesso mese dell’anno scorso per un totale di 2.476.243 tonnellate movimentate (+586.862 tonnellate). L’incremento maggiore - viene precisato - ha interessato la movimentazione di rinfuse solide con un aumento del 54,2 (+427.792 tonnellate). Per le rinfuse liquide l’incremento è stato del 13,4 (+92.721 tonnellate)». «Anche il traffico di merci varie - afferma l’Autorità portuale - ha fatto registrare un aumento pari all’11,3 (+48.349 tonnellate) rispetto al 2015». Viene quindi sottolineato l’andamento positivo dei traffici per l’inizio del 2016. Nel primo quadrimestre l’incremento è stato del 17,6 rispetto al 2015, con i primi cinque mesi si è invece a 20,2.

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