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L’irpina TrenDevice ridà vita ai vecchi Apple e poi li vende on line

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innovazione

L’irpina TrenDevice ridà vita ai vecchi Apple e poi li vende on line

Quanti telefonini dismessi restano nei cassetti per anni? Quanti apparati Apple restano inutilizzati per indisponibilità di parti di ricambio? L’ avellinese TrenDevice è tra le aziende leader in Italia nel recommerce (reverse commerce), il commercio elettronico di beni usati e ricondizionati, che cerca di dare risposta a queste esigenze. Oggi ha 30 dipendenti e sedi anche a Milano e negli Usa.

Nasce nel 2014 per iniziativa di due giovani - Antonio Capaldo: classe 1977, una famiglia nel commercio da 4 generazioni, e Alessandro Palmisano, dell’84, imprenditore di prima generazione, esperto di marketing e business digitali –è tra le primissime aziende attive in Italia nel settore del reCommerce, ancora oggi è l’unica italiana specializzata nel ritiro e nel ricondizionamento di prodotti Apple usati.

L’azienda muove i primi passi in un locale di 20 mq in provincia di Avellino, prima sede e, poco dopo l’avvio, i suoi promotori acquistano il dominio BuyDifferent.it, necessario per dare vita al primo store online. Obiettivo: allungare la vita dei Mac. I kit di upgrade proposti dal sito consentivano di velocizzare i computer Apple e di rimandarne la sostituzione di 2-3 anni, con risparmio notevole soprattutto per le imprese e i professionisti dotati di 5-10 postazioni. L’intuizione è buona e quel sito si trasforma da hobby in piccola impresa in pochi anni: 200mila euro è il fatturato del 2007, mezzo milione il fatturato del 2008, fino a 2 milioni nel 2011.

È dopo un “pellegrinaggio” in Silicon Valley, a caccia di nuove idee, che, nel 2014, arriva la nuova intuizione: riguarda iPhone ed iPad – a cui non era possibile “allungare la vita” in mano ad un unico proprietario, come avveniva per i Mac – e si pensa di allungarne il ciclo di vita complessivo, facendoli passare ad un nuovo acquirente. Parte TrenDevice.com, il sito dedicato unicamente al reCommerce.

Modelli di smartphone e tablet che sono ritenuti obsoleti e non più attraenti per la fascia di consumatori “early adopter” (ad esempio iPad 2 o iPhone 4), lo sono invece per un’altra categoria di persone. I primi cedono il bene obsoleto, i secondi hanno la possibilità sia di acquistare un bene non più a listino sul mercato “nuovo” (e pagarlo dal 20% al 60% in meno rispetto al prodotto all’ultimo grido), sia di acquistare gli ultimi modelli (risparmiando il 10-15% rispetto al nuovo).

A differenza del classico scambio merce di seconda mano tra sconosciuti, mediante aste online e siti di annunci, TrenDevice.com si pone come “garante”. Su ogni idevice lo staff tecnico effettua oltre 30 test per verificare la corretta funzionalità. E su tutti i prodotti c'è una garanzia di 12 mesi.

Grazie al business model innovativo, la società che fa capo ai due brand BuyDifferent e TrenDevice conta di raggiungere un giro d’affari di 6 milioni nel 2016, in crescita dell’80% rispetto al 2015. Oggi impiega 35 persone, tra dipendenti e collaboratori, con una età media di 26 anni ed una componente femminile pari ad un terzo, ed è in procinto di avviare un piano di investimenti (da 2 milioni in tre anni) per arrivare a 20 milioni entro 24 mesi, con la possibilità di creare altri 30 posti di lavoro.

«Siamo nati – spiega Alessandro Palmisano, general manager di TrenDevice, – come spinoff di una precedente esperienza di e-commerce partita nel 2003 in Irpinia. Ad oggi TrenDevice ha liquidato dispositivi usati per oltre 13 milioni, servendo più di 100mila clienti in Europa». L'iniziativa contribuisce peraltro anche a preservare l’ambiente: chi sceglie di acquistare un iPhone 6 usato, ad esempio, abbatte di circa 80 kg le emissioni di CO2, rispetto a chi compra lo stesso prodotto nuovo.

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