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Unicredit vara un piano da 1 miliardo per l’agroindustria del Sud

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CREDITO

Unicredit vara un piano da 1 miliardo per l’agroindustria del Sud

(Marka)
(Marka)

Da Unicredit un piano per il settore agroalimentare del Sud. L’istituto di credito destina alle regioni meridionali un budget di 1 miliardo in tre anni: 500 milioni alla Campania, 400 milioni da erogare in Puglia, 80 milioni in Calabria e 20 per la Basilicata. Inoltre, per informare imprese agricole e agroalimentari delle opportunità offerte, Unicredit ha avviato un roadshow. Prima tappa a Cardito, in provincia di Napoli, seguita da Benevento. Per poi sbarcare a Foggia, Avellino, Corato (per le province di Bari e Bat),Battipaglia, Caserta, Castrovillari (Cosenza), Taranto.
Oggetto degli incontri sarà la presentazione del Progetto “Coltivare il futuro”, che è frutto dell’accordo tra UniCredit e ministero delle Politiche agricole (Mipaaf) finalizzato a sostenere gli investimenti e favorire l’accesso al credito delle imprese del settore agroalimentare, con una dote complessiva di 6 miliardi.
‹‹L’agroalimentare è uno dei settori di eccellenza al Sud e può offrire importanti opportunità di crescita all’economia locale – ha affermato Elena Goitini, Direttore Regionale Sud di UniCredit. Sono circa 400 mila i lavoratori del settore nelle regioni del Sud continentale, con previsioni di incremento per l’anno in corso. Anche il valore aggiunto del settore è in crescita nel Mezzogiorno, con un picco in Campania dove nell’ultimo anno si è attestato a +6,9% e con previsioni positive anche per l’anno in corso. Tuttavia sono ancora troppo sottodimensionate e ciò costituisce un limite da superare».
Si parte da un’analisi dell’andamento del comparto in ciascuna regione al fine di adottare strumenti su misura. L’agricoltura campana – per l’ufficio studi di Unicredit – ha raggiunto nel 2015 un valore aggiunto di 2,2 miliardi, in crescita del 6,9% (+10% in provincia di Napoli) rispetto all’anno precedente (seconda regione italiana per incremento del valore aggiunto nel 2015, dopo la Liguria), con una previsione di crescita di oltre il 2% anche per il 2016 (+3,3% in provincia di Napoli). La forza lavoro impiegata in Campania nel settore è di 109mila unità, e si ritiene che nel 2016 l’occupazione crescerà dello 0,6% in regione e dell’1,4% nella provincia di Napoli (elaborazioni UniCredit su dati Prometeia). Allargando lo sguardo alla filiera agroalimentare, si registra nel 2015 un incremento dei flussi delle esportazioni regionali pari al 9% (2,97 miliardi), trainate in particolare da quelle della provincia di Napoli che nel 2015 sono crescite del 25%.

In Puglia l’agricoltura ha raggiunto nel 2015 un valore aggiunto di 2,2 miliardi, in crescita del 4,7% (+5,8% in provincia di Bari) rispetto al 2014 e se ne prevede un incremento dello 0,9% anche nel 2016 (+1,3% in provincia di Bari). Gli occupati sono 122mila e potrebbero aumentare dell’1,8% nel 2015 e dello 0,5% anche nel 2016. L’agroindustria vede crescere le proprie esportazioni regionali del 16% (1,62 miliardi), trainate dalle esportazioni dell'agricoltura che nel 2015 sono crescite del 28%. Ottime performances anche per le esportazioni agroalimentari della provincia di Bari cresciute del 19% nel 2015, con un picco per l’export dell’agricoltura (+31% nel 2015).

L’agricoltura calabrese ha raggiunto nel 2015 un valore aggiunto di circa 1,2 miliardi, in crescita dello 0,9% rispetto al 2014, mentre gli occupati, pari a i 110mila unità nella Regione, segneranno +0,7% nel 2016 .La filiera agroalimentare ha ottenuto nel 2015 un incremento dei flussi delle esportazioni regionali pari all’ 8% (143 milioni), trainate dalle esportazioni che nel 2015 sono crescite di oltre il 10%.
Infine, la Basilicata nel 2015 ha registrato un valore aggiunto di 465 milioni, in crescita del 3,2% e con una previsione di crescita stabile anche per il 2016. La forza lavoro impiegata è di 29mila unità, e si prevede una crescita nel 2016 dell' 1,5% . Allargando il discorso all'intera filiera agroalimentare, si registra nel 2015 un incremento delle esportazioni del 22% (83 milioni), trainate in particolare dalle esportazioni alimentari che nel 2015 sono crescite del 39%.
Il Progetto”Coltivare il futuro” si fonda essenzialmente su alcuni pilastri: erogazione di nuova finanza per sostenere progetti e investimenti delle imprese del settore agroalimentare, formazione e lo sviluppo delle conoscenze. UniCredit lancerà presto un Agribond, dedicato alle impese della filiera agricola. Dà il via inoltre a una “Agri-Business School”. Infine, nasce “Value for Food”, iniziativa congiunta di UniCredit, Cisco Systems Italy (azienda leader nelle tecnologie del digitale) e Penelope Spa (azienda napoletana leader in tecnologia e know-how per il digitale nell’Agri-Food) che punta a finanziare e realizzare programmi di evoluzione tecnologica delle aziende agroalimentari.

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