La Spezia si candida a diventare un porto laboratorio a livello italiano per il trasporto intermodale nave-ferrovia. È quanto emerso nel convegno La Spezia lancia la sfida ferroviaria, organizzato dall'Autorità portuale spezzina.
«Attualmente – ha detto il presidente dell’Authority, Lorenzo Forcieri - movimentiamo il 35% delle merci via ferrovia, la media nazionale è del 10 circa. L'obiettivo è raggiungere il 50%. Per questo abbiamo lavorato su tre punti: infrastrutture, information tecnology e governance».
«L’esperienza accumulata in questi anni e la collaborazione con gli operatori logistici e ferroviari - ha proseguito Forcieri - fa oggi del porto della Spezia un esempio di positiva integrazione tra mare e ferro nel quadro del Piano strategico nazionale della portualità e della logistica».
«A partire da oggi - ha aggiunto - i tecnici e gli operatori del porto e quelli del comparto ferroviario si impegneranno a mettere nero su bianco gli elementi che hanno composto la formula vincente della Spezia per pervenire a una sorta di guida operativa al servizio del sistema logistico nazionale, anche nell'ottica dei corridoio ferroviari europei».
Il tutto nella prospettiva di una collaborazione sempre maggiore con le Ferrovie dello Stato. Non a caso il presidente della port Authority ha sottolineato il «cambio di passo impresso dal ministro dei Trasporti Graziano Delrio, al quale si è adeguato il nuovo vertice delle Ferrovie».
«Possiamo dire – ha poi sottolineato – che La Spezia è un porto pilota in Italia e nel Mediterraneo, nell’ottica di un rapporto efficiente tra mare e terra. Oggi vogliamo lanciare una proposta operativa: da porto pilota vorremmo dar vita ad un vero e proprio porto laboratorio mettendoci al servizio del sistema Paese per contribuire a definire delle linee guida operative sul tema dell’integrazione mare-ferro, quale elemento di competitività del nostro sistema portuale e logistico».
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