Economia

Bergamo, al via il progetto Smile tra Istituti tecnici e Kilometro Rosso

  • Abbonati
  • Accedi
formazione

Bergamo, al via il progetto Smile tra Istituti tecnici e Kilometro Rosso

Entro fine 2017, Bergamo disporrà di una dorsale tecnico-scientifica che avrà nell’area occupata dall’Itis Paleocapa (meglio noto come Esperia) e dall’Isis Giulio Natta (entrambi storici istituti tecnici, in cui si sono formati centinaia fra imprenditori e dirigenti industriali) e nel Kilometro Rosso (il Parco scientifico-tecnologico che sorge lungo l’A4, alle porte del capoluogo lombardo) i suoi due punti nevralgici. Le prime indicazioni su tempi e modalità di realizzazione del progetto, sono state fornite nel corso di una conferenza all’Ufficio scolastico territoriale di Bergamo.

Mentre nelle due scuole superiori saranno realizzati laboratori per una superficie complessiva di 600 mq a supporto dell’orientamento dei ragazzi delle medie oltre che per avviare attività finalizzate a contrastare il fenomeno della dispersione scolastica, al Kilometro Rosso prenderà forma un Living Lab, il cui obiettivo sarà quello di favorire l’integrazione tra scuole, imprese e ricerca universitaria. Come? Mediante lo sviluppo delle professionalità utili alla crescita del manifatturiero avanzato (Smart Manufacturing).

Un traguardo decisamente ambizioso destinato a concretizzarsi dopo l’aggiudicazione, da parte dei due pstituti tecnici in partnership col parco scientifico-tecnologico del concorso bandito dal Miur per la realizzazione di un laboratorio territoriale per l’occupabilità. Essendo giunti primi, a livello nazionale, su 58 concorrenti selezionati per la fase finale a fronte degli oltre 500 partecipanti, gli estensori del Progetto Smile (acronimo di Smart manufacturing innovation lab enterprises) riceveranno dal Ministero un finanziamento pari a 700mila euro. Una somma equivalente dovrà essere contestualmente recuperata sul territorio sia per permettere all’iniziativa di muoversi con le proprie gambe sia per gettare le fondamenta della sua sostenibilità (in tutti i sensi) almeno fino al 2026. Dieci anni, infatti, è l’arco temporale di durata del progetto richiesta dal Miur. Ma a Bergamo già pensano a guardare oltre, immaginando la creazione di una cabina di regia che coinvolga, oltre alle scuole capofila e a quelle partner, anche istituzioni e imprese.

A settembre, dunque, verrà pubblicato il bando per la ristrutturazione degli spazi destinati ad ospitare i laboratori della dorsale, all’interno delle due scuole (all’Itis Paleocapa troveranno spazio nei 200 mq già definiti all’interno del museo Time, inaugurato lo scorso giugno; all’Isis Natta, invece, sarà riconfigurata ed estesa a 400 mq l’area per queste attività). Entro fine anno, poi, dovrà essere definito l’impegno di spesa per l’allestimento dei laboratori.
«SI tratta di un importante risultato per il territorio – ha commentato Patrizia Graziani, dirigente dell’Ufficio scolastico di Bergamo – capace di valorizzare ulteriormente le progettualità già in atto in termini di alternanza e orientamento oltre che di sperimentare nuovi modelli collaborativi e sinergici tra scuola e imprese, mirati allo sviluppo delle competenze e professionalità del futuro». Il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, ha sottolineatoil lavoro svolto «in modo intelligente sulle sinergie», mentre Cristina Bombassei, vice presidente di Confindustria Bergamo ha detto che se «la prima sfida sarà creare un circuito di laboratori che diventi piattaforma tecnologica per alternanza scuola-lavoro oltre che per l’orientamento, quella più a lungo termine consisterà nella creazione a Bergamo dell’ennesimo modello virtuoso, che possa essere mutuato in altre parti del Paese». Bombassei ha inoltre sottolineato: «Noi, imprese e Kilometro Rosso, siamo ben lieti di metterci in gioco. Ma deve essere chiaro che dopo l’avvio, il progetto Smile dovrà vivere di vita propria».

© Riproduzione riservata