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Amianto, nasce un parco nell’area dell’Eternit di Casale…

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Amianto, nasce un parco nell’area dell’Eternit di Casale Monferrato

Un lavoro di bonifica e di recupero durato quasi vent’anni. Che segna ora una tappa fondamentale grazie alla realizzazione di un parco di tre ettari nell’area che fino agli anni Novanta era occupata dallo stabilimento Eternit di Casale Monferrato. Si chiama Eternot e sarà presentato ufficialmente il 10 settembre prossimo, alla presenza del ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, della Giustizia Andrea Orlando e del commissario europeo per l’Ambiente Karmenu Vella.

Per la città di Casale Monferrato, da sempre in prima fila nella lotta all’amianto e che a causa della contaminazione ambientale paga un prezzo altissimo a causa delle patologie indotte, il completamento della bonifica e del recupero dell’area rappresenta un fatto simbolico e insieme un risultato concreto. «È un esempio di ingegneria di recupero – spiega il sindaco Titti Palazzetti – e al contempo un simbolo concreto della volontà della città di riscattarsi dal problema dell’amianto e della determinazione nel perseguire la bonifica del territorio».

Uno spazio verde, con un’area gioco per i bambini, una zona attrezzata con panchina, la pista ciclabile e un’area per il fitness. Ideata e costruita sulla base dei desiderata espressi in questi mesi nell’ambito di una vera e propria consultazione popolare. Uno spazio dedicato alla memoria, ma allo stesso tempo vivo e pienamente fruibile».

Tra fondi comunali, statali e regionali, il progetto è costato poco più di 4 milioni di euro tra bonifica e allestimento degli spazi, si completerà con il recupero funzionale, spiega il sindaco Palazzetti, della palazzina dove c’erano gli ex uffici amministrativi dell’Eternit. «Diventeranno un’area polifunzionale destinata ai giovani, alle esigenze del quartiere e all’archivio dedicato all’amianto» aggiunge il primo cittadino.

Quello della Eternit di Casale era il più grande stabilimento europeo per la lavorazione dell’amianto, esteso su 94mila metri quadri. Oggi non esiste più, è stato demolito e tutto il materiale è stato tombato e messo in sicurezza sotto terra. Al suo posto c’è Eternot, il parco cittadino destinato a diventare un luogo vivo, dove convivono memoria, svago e arte.

All’inizio dell’anno infatti è stato aperto un bando per selezionare un progetto artistico che potesse essere realizzato all’interno del parco. Una novantina le candidature arrivate. L’idea vincitrice è stata di Gea Casolaro. “Vivaio Eternot” è il titolo dell’opera-installazione: nel parco nascerà un piccolo vivaio di Davidia Involucrata Sonoma, un albero dai fiori bianchi che diventerà simbolo della lotta contro l’amianto. A prendersi cura del vivaio saranno studenti e associazioni della città, coadiuvati dall’Afeva, l’associazione delle famiglie delle vittime dell’amianto impegnata in prima fila, in questi anni, nella battaglia giudiziaria contro l’amianto. Ogni 28 aprile, Giornata mondiale dedicata alle Vittime di Amianto, le piantine verranno inviate alle persone, nel mondo, che stanno partecipando significativamente alla lotta all’amianto.

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