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Fatturato in calo per le imprese genovesi. Si ferma la ripresa

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Fatturato in calo per le imprese genovesi. Si ferma la ripresa

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I segnali di ripresa lanciati dall’economia genovese nella seconda parte del 2015 hanno già subito uno stop. Lo rileva l’indagine congiunturale di Confindustria Genova sul primo semestre del 2016. Sono state tradite, dunque, le aspettative delle imprese che, interpellate nella precedente indagine, prefiguravano un primo semestre del 2016 con aumenti di fatturato (+1,8%) e ordinativi (+6,2%). Le cose, invece, sono andate in modo diverso, con un fatturato a -0,8% e ordinativi a +0,9%.

Non a caso il presidente di Confindustria Genova, Giuseppe Zampini, ha scelto di intitolare quest’ultima nota congiunturale “Già fermi”, in contrapposizione a quella precedente che recava il titolo “Ripresa lenta”; anche se, spiega, «forse al nuovo titolo si può aggiungere un punto di domanda, perché le previsioni per delle imprese per il secondo semestre 2016 sono migliori». Indicano, infatti, una previsione di crescita del fatturato consolidato pari a +5%, ordini a +9,4% ed esportazioni a +5,1%.

«Non nascondo – aggiunge Zampini – che la lettura dei numeri ci dà qualche perplessità sugli indicatori utilizzati per l’indagine. Anche se si tratta di un campione di imprese del 21,6% che comprende tutte le categorie. Il fatturato col segno meno nel primo semestre 2016, in realtà, anche se non previsto dalle imprese, poteva essere prevedibile, visto che il secondo semestre 2015 si era chiuso con gli ordini Italia in discesa. Ma è più strano che la previsione di crescita degli ordinativi nel 2016, a +6,2%, si sia, nella realtà, contratta in un risicato +0,9%. Insomma, si trovano dati in controtendenza rispetto alle aspettative degli imprenditori. Aspettative che, peraltro, si rivelano, ancora una volta, migliori dei numeri raccolti nelle previsioni sul secondo semestre 2016».

«Sembra, tra l’altro - prosegue Zampini - che gli imprenditori non siano preoccupati dalla Brexit. Complessivamente, abbiamo segnali di incertezza e previsioni positive, per questo porrei un punto interrogativo su questa congiuntura. L’impressione finale, però, è che non abbiamo agganciato la ripresa. E questo vale sia per Genova che, temo, per l’Italia».

Andando a vedere i dati dell’indagine si legge che il primo semestre dell’anno in corso «è stato un periodo di contrazione del volume d’affari complessivo delle imprese genovesi appartenenti ai diversi settori (industriali e di servizi)». Il fatturato Italia segna -1,5%, quello estero +0,7%, gli ordini Italia -0,4% e quelli su estero +4%. I prezzi di vendita scendono dello 0,8%, gli occupati in organico segnano un timido +0,7% e il costo del lavoro scende dell’1,9%.

«A spiegare la flessione (complessivamente stimata in calo dello 0,8%, ponderando le due componenti, estera e interna) – chiosa il documento stilato dall’ufficio studi di Confindustria Genova - sono i bassi volumi di ordini raccolti nel secondo semestre del 2015, che si sono riflessi negativamente sull’andamento del fatturato del primo semestre 2016».

Gli ordinativi «provenienti da clienti italiani segnano un altro semestre di contrazione, dopo il precedente. Al contrario gli ordini provenienti dall'estero sono in rialzo, segnale che l’export è ancora la chiave per la ripresa dell'attività economica. Tuttavia, il rallentamento del commercio mondiale non è stato indolore per le aziende genovesi: i traffici portuali sono in contrazione in termini di tonnellaggio complessivo (-2,9% nei primi sei mesi)».

Il traffico containerizzato, però, «è risultato in aumento dello 0,6% in tonnellaggio» e invariato in termini di teu (unità di misura pari a un contenitore da 20 piedi). Le aziende genovesi hanno, inoltre, difficoltà nel reperimento del credito e mostrano debolezza negli investimenti.

Per quanto riguarda il comparto manifatturiero, il fatturato è aumentato dell’1% ma la produzione è risultata in calo dello 0,1%; gli ordini Italia segnano -1,8% e quelli esteri +8%. Per quanto attiene, invece, al settore dei servizi, aumenta il fatturato verso clienti italiani (+3,1%) e diminuisce quello estero (-0,2%). Bene il turismo, col fatturato Italia a +11,4% e quello estero a +2,8%.

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