Economia

Turismo: un coordinamento nazionale per rafforzare la competitività

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L'Analisi|STRATEGIE

Turismo: un coordinamento nazionale per rafforzare la competitività

È un momento positivo per il turismo italiano, e bisognerebbe approfittarne per consolidare i risultati e soprattutto per affrontare i nodi del settore, come evidenzia l’analisi sul territorio. È un'estate con il segno più sia per la componente domestica che per gli arrivi dall’estero ha sottolineato il presidente di Federturismo Confindustria Gianfranco Battisti: le presenze, sia italiane e sia straniere, dovrebbero aumentare intorno al 3%, si attendono più di 35 milioni di vacanzieri quest’estate.

L’indice Confturismo-Confcommercio evidenzia che il clima di fiducia delle famiglie, pur accusando un a lieve erosione a luglio, resta sui livelli massimi.

Confagricoltura, dal canto suo, sottolinea che il fatturato dell’agriturismo, che costituisce una componente chiave dell’offerta (si stimano circa 22mila realtà ricettive in attività), vale circa 2,3 miliardi in senso stretto. Donani inizia la manifestazione Calici di stelle promossa da Movimento turismo del vino e Città del vino con oltre un milione di turisti in cantina in tutt’Italia.

Nei musei statali, fa sapere il Mibact, è boom continuo: nel primo quadrimestre +9,3% per visitatori e +16% per gli incassi . In dirittura d’arrivo anche un accordo quadro con i numerosi Musei ecclesiatici (l’associazione di riferimento è l’Amei).

Le Regioni, dal canto loro, stanno investendo massicciamente. La Lombardia (reduce dai successi di Expo e di Christo a Iseo) si muove a 360° con un piano da oltre 50 milioni e punta su cultura , ambiente e digitalizzazione. La Toscana valorizza le realtà locali mnetre decolla il progetto Firenzeyesplease. La Puglia ha varato un piano strategico con circa 60 milioni di investimenti. La Sicilia valorizza i territori, la Campania punta su cultura e spettacolo. Solo alcuni esempi, s’intende.

Ma i nodi di sempre restano. Mancano regoole chiare sulla sharing economy che è in pieno boom. Il Govero ha fato marcia indietro sui sovraccosti per il trasporto aereo ma serviranno decisioni incisive sulle infrastrutture aeroportuali. La riforma dei porti sta prendendo il lrgo solo ora, ma per le crociere servono decisioni importanti (Venezia è ancora in stallo).

L’Enit sta muovendo i primi passi, ma ci vorrà un coordinamento della promozione nazionale. Definito il Piano strategio, ma siamo ancora alle linee generali. Serve inoltre un raccordo stretto tra Mibact, Politiche agricole, Ingfrastrutture e Sviluppo economico, se vogliamo che l’Italia torni leader nel mondo.

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