Economia

In 45 giorni sequestrati prodotti per 13 milioni

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lotta alla contraffazione

In 45 giorni sequestrati prodotti per 13 milioni

La campagna d’estate della Guardia di Finanza mette sotto tutela l’economia legale, dal mare alle montagne dalle città d’arte alle campagne. E i risultati raggiunti dal 1° luglio a oggi testimoniano che l’evasore e il truffatore non vanno in ferie ma, al contrario, d’estate aumentano i loro profitti. O almeno ci provano. A dettare la linea è stato il nuovo comandante generale Giorgio Toschi, che ha rafforza le attività di controllo soprattutto «verso la tutela delle imprese e dei cittadini che, con fatica e sacrifici, tutti i giorni operano e lavorano per il bene e per la crescita economica dell’Italia».

No dunque a controlli a tappeto ma piuttosto, aggiunge Toschi, «attività approfondite e mirate solo nei confronti di chi si pone deliberatamente fuori dalle regole e in concorrenza sleale con gli imprenditori onesti».

Il piano estivo dei controlli dal 1° luglio, dunque, si è concentrato sulla tutela del made in Italy, con 13 milioni di prodotti contraffatti sequestrati, sulle truffe ai distributori di carburanti con il “caro benzina” taroccato, sugli affitti in nero, bed & breakfast abusivi e, nonostante la stretta del Governo, caporalato e lavoratori in nero.In meno di 45 giorni di attività e con 2mila interventi sono stati sequestrati 13 milioni di prodotti contraffatti e non sicuri. Le denunce hanno toccato quota mille, con la scoperta di ben 16 opifici industriali e depositi utilizzati per la produzione e lo stoccaggio dei falsi d’autore. Numeri che, per il presidente di Confesercenti, Massimo Vivoli, «confermano l’enorme diffusione dei fenomeni della contraffazione e dell’abusivismo che da sempre denunciamo e che nel periodo estivo raggiungono picchi di emergenza».

Come spiegano dal terzo reparto operazioni del Comando generale, il dispositivo organizzativo della Guardia di Finanza permette di integrare i compiti di polizia economico-finanziaria con le funzioni di polizia giudiziaria. «Le operazioni – si legge nella nota di Via XXI Aprile – partono dai punti di smercio e vendita»,in questo periodo concentrati nelle località di villeggiatura e nelle spiagge «e puntano poi a ricostruire l’intera filiera del falso e della distribuzione, fino ai produttori/importatori e ai depositi di stoccaggio della merce illecita».

Alla tutela dei prodotti si deve poi aggiungere la lotta ai venditori abusivi che si distinguono tra chi esercita l’attività in assenza di licenze e permessi, e chi pur essendo in regola con dal punto di vista amministrativo e di pubblica sicurezza si nasconde comunque al Fisco senza inviare all’Agenzia delle Entrate della comunicazione di inizio attività o senza installare i misuratori fiscali. Questi ultimi non sono pochi: la Gdf ne ha scovati 3mila tra cui evasori totali.

In periodi di bollini rossi e partenze intelligenti per le vacanze, l’attenzione della Guardia di Finanza si è concentrata anche sui distributori di carburanti. Alla lunga lista dei “furbetti d’Italia” (quartierino, cartellino, scontrino ecc...) si aggiungono anche quelli delle pompe di benzina. Su 1.090 distributori controllati, nel 24,8% dei casi sono state contestate violazioni sui prezzi, amministrative e nella gestione degli impianti. In 39 casi le denunce delle Fiamme Gialle sono arrivate alle rispettive Procure della Repubblica, mentre ammontano a 112mila i litri di prodotti sequestrati per frode: quantitativi erogati non corrispondenti agli importi pagati dagli automobilisti; qualità dei prodotti con miscelazioni abusive; il classico contrabbando. La truffa alla pompa ha comunque spinto il Codacons a chiedere alle stesse Fiamme Gialle i nomi dei distributori coinvolti nelle frodi e la loro esatta ubicazione per tutelare i cittadini in viaggio.

Prezioso alleato della Gdf nella campagna d’estate si è rivelato ancora una volta Internet. L’offerta online di case vacanze è stata utilizzata in molti dei 675 interventi che hanno fatto emergere affitti irregolari e la contestazione di 420 violazioni da cui ci saranno, inevitabilmente, ulteriori sviluppi sul fronte fiscale. Non solo. Internet è stato prezioso anche per stanare in Sicilia 23 Bed & Breakfast abusivi e che hanno consentito alla Guardia di Finanza di recuperare a tassazione 9 milioni di euro non dichiarati e far emergere un milione di Iva evasa.

Oltre ai money transfer vigilati speciali sul fronte terrorismo con 346 accertamenti e 647 operazioni di trasferimento di denaro sospette (si veda Il Sole 24 Ore di ieri), l’attività di queste ultime settimane ha toccato anche un altro fronte caldo dell’estate : i lavoratori in nero. Ne sono emersi 2mila e nonostante la stretta del Governo il caporalato a Foggia ha colpito ancora. La Gdf ha smantellato una struttura organizzata con dormitori, servizi di trasporto degli operai, contabilità parallela e ditte di copertura.

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