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Per il Primitivo Manduria si annuncia una vendemmia di grande qualità

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Per il Primitivo Manduria si annuncia una vendemmia di grande qualità

Il Primitivo di Manduria, vino rosso pugliese che da anni è all'attenzione dei mercati, avvia col botto la vendemmia 2016. «Le previsioni sono ottime, stimiamo in aumento della produzione tra il 10 e il 15 per cento» dice Roberto Erario, presidente del consorzio di tutela del Primitivo di Manduria Dop e Docg. «Le condizioni climatiche di agosto - aggiunge - hanno fatto sì che vi fosse più produzione di uve. Non c'è stata pioggia, nè altre avversità meteo, e questo ha messo i vitigni nelle condizioni di giungere molto bene all'appuntamento con la vendemmia».
In questi giorni il mondo del Primitivo è stato messo a rumore dal danno che il giornalista Bruno Vespa ha subìto in una sua proprietà agricola a Lizzano, nel Tarantino: ignoti hanno tranciato nella parte alta 70 ceppi di vigneto di Primitivo. Vespa è da qualche anno nel Tarantino, dove coltiva Primitivo e Fiano. Ha acquisito anche una masseria a Manduria, per la quale ha presentato un progetto di ristrutturazione, e oltre a Lizzano, ha altri terreni a Manduria per un totale di circa 35 ettari vitati. La recisione delle piante a Vespa, divenuto anche testimonial di alcuni eventi sul Primitivo, è stata stigmatizzata da Confagricoltura, Coldiretti e Cia mentre i Carabinieri hanno in corso un'indagine. Sostegno a Vespa anche da un altro grande produttore della zona, Angelo Maci, di “Cantine Due Palme”, che nel 2012 a Lizzano ha rilevato la cantina “San Gaetano”: 160 viticoltori e 200 ettari. Evitare che la mala, fiutato il successo crescente del vino, tenti di colpire il settore, proteggere e tutelare gli agricoltori, accompagnare l'avanzamento di mercato del Primitivo: ecco quanto chiedono le associazioni agricole dopo quanto accaduto a Vespa.
«Il successo del Primitivo di Manduria è ormai un dato di fatto: l'anno scorso la vendemmia ha ottenuto circa 18 milioni di litri per 22 milioni di bottiglie» spiega Erario che col consorzio di tutela mette insieme oltre 1000 soci (lo stesso Vespa ne fa parte) e rappresenta il 76 per cento dell'intera base produttiva. E Confagricoltura Taranto segnala: nel 2013 il Primitivo di Manduria, con oltre 2300 ettari coltivati, ha toccato il livello record di 131mila ettolitri prodotti entrando tra le migliori 15 Doc rosse italiane. All'estero il Primitivo di Manduria è entrato in più di 30 Paesi tra cui Stati Uniti, Giappone, Nord Europa, Cina e Sud Africa. Per Luca Lazzàro, presidente Confagricoltura Taranto, «nella grande distribuzione organizzata Primitivo e Negroamaro sono tra i vini emergenti ed hanno segnato nel 2015 percentuali di crescita interessanti nel segmento delle bottiglie da 75 centilitri: il primo con un più 8,6 per cento e il secondo con più 13, per un totale di 4,7 milioni di litri venduti e un controvalore di oltre 21 milioni di euro».
«Nei mesi scorsi – spiega Erario – il ministero delle Politiche agricole ci ha anche riconosciuto l'Erga Omnes. È un titolo che, partendo proprio dalla rappresentatività espressa, ci consente di intervenire con una serie di azioni nelle tre filiere del comparto, ovvero produzione, trasformazione e imbottigliamento. Azioni di tutela e di valorizzazione del marchio. Inoltre al consorzio ora affluiscono anche risorse extraterritoriali, nel senso che si è tenuti a riconoscere il nostro ruolo anche se l'attività vinicola avviene fuori dalla nostra area geografica che mette insieme 18 comuni partendo da Erchie, in provincia di Brindisi, e arrivando sino a Taranto».

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