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Nasce «LuCa», il primo distretto del cinema nell’Italia del…

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cultura e sviluppo

Nasce «LuCa», il primo distretto del cinema nell’Italia del Sud

Matera, Jim Caviezel (che interpreta Gesù) con il regista e attore, Mel Gibson, durante le riprese del film   “La Passione di Cristo” (Olycom)
Matera, Jim Caviezel (che interpreta Gesù) con il regista e attore, Mel Gibson, durante le riprese del film “La Passione di Cristo” (Olycom)

Calabria e Basilicata fanno rete per costruire il primo distretto del cinema meridionale: passa dall’industria cinematografica il rilancio di due regioni che punta su un modello di cooperazione istituzionale per il Sud. Così nasce LuCa, prima “macrofilmcommission” per il cinema italiano, che oggi viene presentata alla Mostra internazionale del Cinema di Venezia all’Hotel Excelsior, presso l’Italian Pavillion, Spazio Taverna dell’Istituto Luce -Cinecittà.

Il protocollo d’intesa, a firma del presidente della Regione Calabria Mario Oliverio e dall’assessore Francesco Pietrantuono, in sostituzione del governatore lucano Marcello Pittella, intende favorire l’economia dei territori e la crescita delle imprese locali attirando il mondo dei film. Presenti Pino Citrigno, presidente di Calabria Film Commission (componente della commissione per l’erogazione dei contributi ministeriali alle produzioni cinematografiche del Mibact), e Paride Leporace, direttore della fondazione Lucana Film Commission, impegnata da 4 anni a sostegno della produzione di opere cinematografiche, televisive, audiovisive e pubblicitarie italiane ed estere. La fondazione ha accreditato la Basilicata nei circuiti nazionali e internazionali: evidenti le ricadute positive sull’economia regionale.

Il settore è diventato strategico. Il recente «Bando alla crisi» indetto dalla Regione Basilicata ammette ai finanziamenti start up e imprese dell’audiovisivo. I primi fondi europei hanno portato in Basilicata 56 imprese e dato lavoro a 600 persone. Da un’indagine della Fondazione Eni Enrico Mattei sugli effetti economici del cinema in Basilicata, risulta che, per la realizzazione dei lungometraggi, il rapporto tra finanziamenti ricevuti e spesa sul territorio è di 1 a 4: a Matera, ad esempio, la produzione ad alto budget di «Ben Hur» , di Timur Bekmambetov, ha investito quasi 4 milioni di euro e prodotto un impatto indiretto pari a più di 7 milioni di euro. Il 50% è stato speso per strutture ricettive e ristoranti del luogo. Budget e ricadute più limitate per le opere di giovani talenti che però consentono di valorizzare l’impegno degli emergenti.

«Il nuovo Meridionalismo ha bisogno di grandi sinergie, crediamo che questo nuovo distretto del cinema abbia forti potenzialità - afferma Paride Leporace - grazie anche all’esperienza maturata sul campo dalla Basilicata. In Calabria abbiamo appena cominciato a fare un database dell’esistente: autori, società di servizi, attori».

In entrambe le regioni il paesaggio (insieme al patrimonio artistico) è un set naturale incomparabile, come già dimostrato da tanti capolavori del cinema, da Pierpaolo Pasolini a Francesco Rosi, da Gabriele Salvatores a Rocco Papaleo. E se in Basilicata ci sono maestranze competenti, la Calabria si appresta a formarle: a Scilla qualche settimana fa Pino Citrigno e Mimmo Calopresti hanno lanciato l’idea di un centro di formazione sui mestieri del cinema. Li affianca Mario Fiore, nel 2010 Oscar per la fotografia del film «Avatar». Originario di Marzi (in provincia di Cosenza), è presidente del Comitato d’onore di Calabria film commission. La fondazione è stata rimessa in sesto dal commissario straordinario Pasquale Anastasi, azzerando un debito di oltre 1 milione e mezzo di euro.

Il primo ciak di LuCa sarà in autunno sul Pollino, la più grande area protetta d’Europa che tiene insieme la Basilicata e il nord della Calabria: Claudio Santamaria, originario del posto, dirige il corto «The Millionairs», ispirato a una graphic novel dal sapore noir. Produce Gabriele Mainetti, regista del premiatissimo «Lo chiamavano Jeeg Robot».

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