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Salute e vivibilità: la città è più…

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La classifica mondiale

Salute e vivibilità: la città è più «attraente»

Galleria Vittorio Emanuele, a Milano (Ansa)
Galleria Vittorio Emanuele, a Milano (Ansa)

Chissà se l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea avrà un effetto anche sulla classifica delle città più attraenti del mondo, che la società di consulenza Pwc pubblica ogni due anni e che nel 2016 vede, per la seconda volta, Londra al primo posto tra le «Cities of Opportunity».

Il ranking tiene conto dei dati raccolti nel 2014 e 2015, quindi un eventuale «effetto Brexit» ancora non è visibile e non lo sarà se non sul lungo termine, precisa Silvia Morera, partner Pwc.

È invece piuttosto probabile che un «effetto Expo» abbia giocato a favore di Milano, 18esima in questo studio che valuta (da sette edizioni) lo stato di salute socioeconomico di 30 fra le maggiori metropoli globali, tenendo in considerazione indicatori economici ma anche sociali, come la qualità della vita, la salute e la sicurezza dei cittadini, le infrastrutture e i trasporti, l’ambiente e lo sviluppo delle tecnologie.

Proprio sul fronte di sostenibilità, qualità dell’ambiente, salute e sicurezza, trasporti e infrastrutture, il capoluogo lombardo ottiene risultati importanti, arrivando a competere se non con le città sul podio (oltre a Londra, Singapore e Toronto), almeno con le principali metropoli europee che entrano nella top ten: Parigi, Amsterdam e Stoccolma.

Un risultato tutt’altro che scontato e disprezzabile, fa notare Morera: se infatti il posizionamento di Milano a prima vista non sembra molto alto, è importante ricordare, spiega l’esperta, «il contesto nazionale di riferimento» in cui la città si colloca, ovvero l’Italia, che in analoghe classifiche internazionali si colloca in genere molto in basso, ben distante dagli altri Paesi europei. «Milano invece si difende molto bene e nel corso di questi anni ha guadagnato posizioni – dice Morera –. Sicuramente Expo 2015 ha avuto un ruolo determinante, soprattutto dal punto di vista della governance che ha preparato la città all’evento, i cui effetti si sono fatti sentire su diversi parametri». Tra questi, la mobilità, come dimostra il fatto che – pur essendo solo 16esima nel ranking su trasporti e infrastrutture – Milano entra nella top ten per copertura del servizio offerto dai mezzi pubblici e per la loro convenienza. Inoltre, guadagna posizioni rispetto all’edizione del 2014 (dal 12° al 9° posto) anche per quanto riguarda la sostenibilità e la qualità dell’ambiente naturale, e si piazza addirittura terza per un indicatore come le prestazioni del sistema sanitario.

Brexit o non Brexit, Londra resta lontana, è vero. Ma proprio dall’analisi dei parametri che fanno della capitale inglese la metropoli più attraente del mondo, Milano e i suoi amministratori possono ricavare indicazioni importanti sulla direzione da prendere per scalare la classifica: non solo investire nello sviluppo di economia e finanza, ma anche e soprattutto per migliorare ambiente, mobilità, qualità e costo della vita.

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