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Homi, aumentano gli espositori

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Homi, aumentano gli espositori

(Fotogramma)
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Un po’ di timore per il confronto dell’edizione di settembre 2015 – quando giocò a favore la coincidenza con il semestre di Expo – c’era, ammette l’Exhibition director di Homi Cristian Preiata. Invece, il sesto appuntamento con il «Salone degli stili di vita» organizzato da Fiera Milano (dal 16 al 19 settembre a Rho-Pero) registra un aumento degli espositori, che raggiungono quota 1.460, in aumento del 3% rispetto a un anno fa.

«Un bel segnale, perché dimostra che la manifestazione ha ormai una sua identità e notorietà – dice Preiata – e sta diventando un punto di riferimento per il mondo della casa e della decorazione anche a livello internazionale». Sono infatti in crescita anche gli espositori dall’estero (oltre il 25% del totale), in particolare da Francia e Germania, proprio i due Paesi che ospitano i principali competitor di Homi, le fiere Maison&Object e Ambiente.

LA MAPPA
Primi 15 Paesi per export di articoli casalinghi italiani

«È il secondo segno più consecutivo– spiega l’ad di Fiera Milano, Corrado Peraboni – dopo l’aumento dei visitatori registrato nell’edizione di gennaio. Ma il percorso di consolidamento di Homi non è finito: abbiamo lavorato per valorizzare il carattere di italianità del contenuto della fiera, ora stiamo lavorando perché questo carattere sia rispecchiato anche nel contenitore, trasformando gli spazi comuni in piazzette tipicamente italiane».

Carattere italiano, ma ambizioni internazionali, sottolinea Preiata, anche sul fronte dei visitatori, che dovrebbero superare i 70mila: «Ci aspettiamo un aumento degli arrivi dall’estero, in particolare da quei mercati su cui abbiamo lavorato insieme al ministero per lo Sviluppo economico e insieme all’Agenzia Ice per promuovere il Salone», dice. Stati Uniti, soprattutto, dove Homi ha anche portato la sua edizione “americana” alla fiera dell’arredamento Icff di New York, lo scorso maggio, e dove tornerà a ottobre, sempre nell’ambito di Icff ma questa volta a Miami. Delegazioni selezionate (1.200 buyer esteri in totale) sono attese anche da Cina, Russia, India, Sudafrica ed Emirati Arabi.

Le premesse per una buona edizione ci sono tutte, secondo gli organizzatori, complice anche un mercato del comparto casa e decorazione in ripresa: secondo i dati Fiac Anima, nel 2015 la produzione di articoli casalinghi in Italia è aumentata nei valori dell’1,2%, raggiungendo gli 862,5 milioni e il trend di crescita è confermato anche per il 2016, sebbene con minor vigore (+0,3%). Cresce inoltre l’interesse degli italiani nei confronti dell’arredo e della decorazione delle proprie case, secondo una indagine della Camera di Commercio di Milano, che ha calcolato il valore complessivo del settore casalinghi in Italia (tra produzione, commercio e servizi) a quota 93 miliardi , di cui 26 soltanto in Lombardia.

Un altro aspetto importante, conclude l’ad di Fiera Milano Peraboni, è l’integrazione con la città: un «Homi Temporary Store» in zona Sarpi, in continuità con Homi stesso, si collegherà alla Settimana della Moda milanese e, dal 21 al 27 settembre, venderà oggetti e accessori il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza.

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