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Ilva, pressing del Governo dopo l’incidente mortale. I commissari…

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Ilva, pressing del Governo dopo l’incidente mortale. I commissari convocano i sindacati

(Reuters)
(Reuters)

Ilva di Taranto, emergenza sicurezza sul lavoro dopo l’incidente mortale verificatosi ieri mattina all’altoforno 4, vittima un operaio di 25 anni, Giacomo Campo, dipendente dell’impresa appaltatrice Steel Service, stritolato da un nastro trasportatore mentre effettuava un intervento di pulizia industriale, cioè rimuoveva l’accumulo di minerali e materiali ferrosi sul nastro stesso. Su pressing del Governo, che ieri, a poche ore dall’incidente ha inviato a Taranto, in Prefettura, il vice ministro del Mise, Teresa Bellanova, i commissari dell’Ilva hanno convocato i sindacati per mercoledì alle 18 a Roma. Lo comunica l’azienda con una nota.

«L’obiettivo dell’incontro - dice l’Ilva - è quello di proseguire il confronto sulla gestione ordinaria e straordinaria dello stabilimento, dagli interventi di manutenzione ai temi relativi alla sicurezza, anche alla luce del tragico incidente verificatosi nelle ultime ore. I commissari straordinari di Ilva in amministrazione straordinaria - conclude la nota - continuano ad assicurare la massima collaborazione a tutte le autorità competenti affinché siano chiarite quanto prima le cause dell’incidente e siano accertate tutte le responsabilità».

Poche ore prima, alle 14, i commissari Gnudi, Laghi e Carrubba saranno invece ascoltati dalla commissione Attività produttive della Camera. Si tratta di una convocazione che era già all’ordine del giorno ma per parlare della procedura di cessione dell’Ilva che è in corso. Adesso, dopo l’incidente mortale di Taranto, è evidente che ci sarà un punto sulla sicurezza anche perchè l’attenzione della politica sul tema e alto e ieri il presidente Mattarella, riferendosi ai morti di Taranto e dell’Atac di Roma (vittima un addetto alla manutenzione dei convogli, folgorato da una scarica elettrica mentre effettuava una riparazione), ha detto che «ogni morte sul lavoro è una ferita per l’Italia e una perdita irreparabile per l’intera società». E sempre mercoledì 21 un’ora di astensione dal lavoro in tutte le aziende metalmeccaniche d’Italia per il problema sicurezza promossa dalle federazioni nazionali.

Intanto è terminato alle 7 di questa mattina lo sciopero dei lavoratori dell’Ilva indetto da mezzogiorno di ieri da Fim, Fiom e Uilm Taranto a seguito dell’incidente mortale all’altoforno 4. Ma domani c’è già un altro sciopero a Taranto. I sindacati dei servizi di Cgil, Cisl e Uil hanno infatti indetto una nuova astensione dal lavoro dalle 5 di lunedì alle 7 di martedì dei lavoratori delle imprese appaltatrici di pulizie industriali e civili nel siderurgico. Dalle 6.30 alle 9 di domani gli stessi sindacati hano anche indetto un’assemblea difronte all’ingresso della portineria delle imprese. «Ancora una volta - dicono i sindacati dei servizi - rivendichiamo duramente e fermamente le ragioni della sicurezza in fabbrica e rimarchiamo le oggettive carenze organizzative più volte denunciate come organizzazioni sindacali presenti nello stabilimento Ilva».

E domani si riuniscono anche Fim, Fiom e Uilm per valutare, dopo lo sciopero dei dipendenti Ilva, cosa fare per l’indotto metalmeccanico che ieri non è stato coinvolto nell’astensione dal lavoro. In tensione pure le imprese. Annuncia il presidente di Confindustria Taranto, Vincenzo Cesareo: «Registriamo nuovi ritardi e domani terremo una riunione con le aziende per avere migliore contezza del problema. Vogliamo verificare se sono ritardi fisiologici oppure significano altro. Perchè se così fosse, si riproporrebbe quanto le aziende hanno già vissuto tempo addietro, nella fase di passaggio, all’inizio del 2015, tra gestione commissariale e amministrazione straordinaria». «Siamo arrivati al terzo piano di riparto fra i creditori con la procedura aperta davanti al Tribunale di Milano e ancora nessuna azienda - conclude il presidente di Confindustria Taranto - sa se e quando sarà pagata e in che misura riavrà il suo credito».

Infine decollerà nelle prossime ore - il primo atto dovrebbe essere l’affidamento dell’incarico per l’autopsia sul corpo di Giacomo Campo - l’inchiesta aperta dalla Procura di Taranto col sostituto Giovanna Cannalire. L’indagine potrebbe essere aperta per il reato di omicidio colposo, ma allo stato non risultano indagati.

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