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Meridiana: in Sardegna accordo sugli addetti call center. Resta il nodo…

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Meridiana: in Sardegna accordo sugli addetti call center. Resta il nodo piloti

Da una parte (a Olbia) l’accordo e il ricorso al part time che evita il licenziamento del personale impegnato nel call center di Meridiana, dall’altra (a Cagliari) la mobilitazione dei sindacati per revocare la chiusura della base Meridiana da novembre a Marzo. Due vertenze parallele che da Olbia a Cagliari riguardano la compagnia aerea Meridiana. A Olbia azienda e sindacati (Cgil, Cisl, Uil e Ugl) hanno sottoscritto un accordo sugli esuberi salvando 27 posti di lavoro. Un’intesa in cui le parti, come rimarca Franco Monaco della Filt , «hanno individuato nel ricorso a diverse articolazioni dei contratti di lavoro subordinati part time e full time tra la stagione estiva e quella invernale, l’efficace gestione della problematica eccedenza del settore call center».

Le verifiche semestrali, invece, saranno utili per «ripristinare i contratti full time». A Cagliari, invece, resta la mobilitazione delle organizzazioni sindacali che già da oggi (venerdì) sollecitano un incontro con la Regione, la compagnia aerea e le parti sociali. Primo nodo da sciogliere la chiusura della base di Cagliari per la stagione invernale, dal prossimo novembre a marzo 2017. L’annuncio dato nei giorni scorsi ai sindacati è stato confermato dalla compagnia aerea e rientra nel piano di riassetto dopo l’ingresso nella società del nuovo socio, la Qatar Airways. Mentre i 16 piloti di stanza a Cagliari resteranno in Sardegna per addestrarsi all’uso dei nuovi Boing 737, tutti gli altri dipendenti, circa 40, verranno trasferiti a Olbia e Milano Malpensa. Le organizzazioni sindacali confederali annunciano battaglia: pronta la richiesta di un incontro urgente con la Regione. «Si tratta di un fatto – spiega Arnaldo Boeddu della Cgil trasporti – che creerebbe moltissimi problemi al personale con trasferimenti presso lo scalo di Olbia dove, attualmente, non vi sono attività da poter garantire il lavoro». Altro aspetto riguarda la fusione con il Qatar. «Non è seguita una risposta immediata sui progetti di espansione illustrati anche in sede ministeriale – prosegue –. Per la Filt Cgil non è sufficiente la risposta che è stata data dal vettore fino ad oggi, ovvero che sono in attesa del pronunciamento dell’Antitrust». Non meno importante l’attenzione rivolta alla Continuità territoriale: la cosiddetta Ct1 (tratte Roma e Milano), la Ct2 (altre destinazioni nazionali) e la CT3 (rotte europee).

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