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Burger King, 400 nuove assunzioni a «tutele crescenti»

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LAVORO

Burger King, 400 nuove assunzioni a «tutele crescenti»

(Fotogramma)
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Entro fine anno verranno aperti una quindicina di nuovi ristoranti, dando lavoro a circa 400 giovani. Un primo step di un piano più ambizioso, che nei prossimi 6/7 anni porterà all’avvio di oltre 300 ristoranti offrendo un’opportunità di impiego, in via diretta o attraverso l’affiliazione commerciale in franchising, a 6mila persone, senza considerare l’indotto.

È entrato nel vivo il programma di espansione sul territorio nazionale di Burger King, il colosso americano della ristorazione presente in 100 paesi nel mondo, sbarcato a Milano nel 1999, e che oggi conta 148 ristoranti sparsi nel Belpaese: ieri a Roma si è svolta la giornata iniziale di selezioni per l’apertura della prima struttura di ristorazione a gestione diretta nella Capitale (oltre 1.100 le candidature inoltrate in meno di due mesi tramite sito aziendale e piattaforme di recruiting per una 40ina di posizioni aperte); il format si ripeterà, tra l’altro, in Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Triveneto.

«Il nuovo piano di sviluppo strategico – spiega il direttore delle Risorse umane del gruppo Francesco Zuffo – è stato approvato tra il 2014 e il 2015, e le politiche occupazionali messe in campo dalle imprese stanno beneficiando anche di un quadro normativo e fiscale più favorevole. L’età media dei nostri dipendenti oscilla tra i 26 e i 30 anni, e guardiamo anche alla loro crescita professionale, gratificandoli con carriere veloci, scatti di stipendio e incentivi al raggiungimento degli obiettivi aziendali».

L’apertura di un nuovo ristorante ha bisogno in media di 25 professionalità: «La maggior parte degli assunti sono operatori di ristorazione veloce il cui inserimento lavorativo verrà stabilizzato con un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato o in apprendistato, e lavoreranno part-time – aggiunge Zuffo –. Le restanti 4/5 posizioni riguardano la squadra manageriale, il cui impegno sarà full-time».

L’inserimento “graduale” del personale nel nuovo punto di ristorazione, per i primi 3-6 mesi, è funzionale a conoscere il volume d’affari della nuova zona, ma serve anche agli stessi ragazzi per approfondire le loro vocazioni.

Si punta molto anche sulla formazione. Ogni dipendente infatti, prima di cominciare a lavorare, dovrà seguire un training specifico messo a punto dall’azienda dove imparerà le procedure corrette per trattare il cibo, cucinarlo e presentarlo nel modo giusto, gli standard che riguardano la pulizia (ogni cucina deve essere lavata e sanificata ogni 4 ore), e come interagire con il pubblico.

Il nuovo piano di sviluppo lanciato da Burger King non si esaurisce con le assunzioni: «Stiamo pensando a un piano di rewarding di tutto il personale attraverso il welfare – annuncia Zuffo –. Oltre ai benefici personali, penso sia da stimolo alla produttività. Certo, c’è ancora troppa burocrazia. Anche qui servirebbero regole snelle e chiare per venire incontro alle esigenze di lavoratori, ma anche a quelle delle imprese».

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