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Dossier I big dell’Ict in pista per il Piano scuola digitale

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    Dossier | N. 9 articoliRapporto Sviluppo sostenibile

    I big dell’Ict in pista per il Piano scuola digitale

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    (Marka)
    (Marka)

    Il miglioramento della cultura digitale del Paese non può non passare dalla scuola, alle prese però con problemi di dotazione tecnologica (2,19% le aule dotate di tablet e 7% quelle con pc, secondo la Corte dei Conti). Ma passi avanti se ne stanno facendo: al 70% le aule connesse in rete in modalità cablata o wireless secondo il ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca (Miur) che sta portando avanti il Piano nazionale scuola digitale.

    I grandi player dell’Ict (informatica e telecomunicazioni) stanno aumentando il loro impegno sociale sul tema, anche nella consapevolezza che il miglioramento culturale è precondizione per un contesto in grado di accogliere prodotti e tecnologie. E così, per esempio, recentemente Microsoft e Miur hanno fatto un bilancio di un anno di attività comune che ha visto 30mila docenti formati al digitale.

    Anche Tim sta lavorando con il Miur per avvicinare i docenti, di ogni ordine e grado, agli strumenti digitale per didattica e coding. Tim è poi partner fondatore dell’iniziava «Programma il futuro» del Miur per l’introduzione del coding e del pensiero computazionale nella scuola italiana. E in quest’ottica ha anche avviato l’iniziativa autonoma Tim4Coding con giornate di formazione per studenti di ogni ordine e grado.

    Diverse anche le iniziative da parte di Vodafone, come Smart Education, per favorire la digitalizzazione degli strumenti didattici e la dematerializzazione dei processsi interni. Fondazione Vodafone Italia ha messo in campo progetti come Digitaliano (piattaforma interattiva per insegnare l’italiano ad alunni stranieri) oltre alla fornitura di 100 audiolibri per giovani in difficoltà.

    Fastweb, dal canto suo, ha firmato a gennaio un protocollo d’intesa con il Miur per il progetto FastUpSchool, con l’obiettivo di sostenere, attraverso l’uso del crowdfunding, progetti innovativi coerenti con il Piano nazionale scuola digitale. Le iniziative che tramite Eppela raccolgono in rete il 50% del budget vengono cofinanziate da Fastweb per il restante 50%. Wind, infine, in partnership con Assolombarda, sostiene un progetto di alternanza scuola-lavoro con la Tag Innovation School per far emergere nei giovani studenti dei licei le competenze digitali, intese non solo dal punto di vista meramente tecnico, ma anche in una logica più trasversale: digital attitude, digital awareness, design thinking.

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