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Oggi i funerali di Caprotti. Chiusi i supermarket Esselunga

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Oggi i funerali di Caprotti. Chiusi i supermarket Esselunga

(Ansa)
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Funerali in forma strettamente privata oggi a Milano e nessun necrologio. Queste le ultime volontà di Bernardo Caprotti, fondatore e guida dagli anni 60 del gruppo distributivo Esselunga, deceduto a 90 anni(si veda Il Sole 24 Ore di ieri).

In segno di lutto gli oltre 22mila dipendenti e i 155 supermercati si fermeranno, sempre nella giornata di domani. Agli addetti è stata inviata una lettera firmata dal presidente Vincenzo Mariconda e dall’ad Carlo Salza. «Ci ha lasciato il nostro fondatore, la nostra guida, il nostro ispiratore - si legge -. Con la sua presenza quotidiana ci è stato costantemente vicino, soffrendo e gioiendo con ciascuno di noi e facendo sue le nostre personali vicende. Fino all’ultimo - proseguono Mariconda e Salza - come sempre del resto, la sua preoccupazione più grande è stata rivolta alle donne e agli uomini di Esselunga, alle loro famiglie, al loro presente e al loro futuro. Il suo grande insegnamento e i suoi valori rimangono il nostro impegno per il futuro».

Caprotti è stato un imprenditore leader nella distribuzione molto legato a Milano, dove ha abitato in pieno centro . Ed è stato anche un grande mecenate, a sostegno dell’arte, della cultura e dell’alta formazione, nel capoluogo lombardo e non solo. «Un imprenditore dedito al lavoro come tanti milanesi» sottolinea il sindaco meneghino, Giuseppe Sala, ricordandolo. Sala annuncia che il Consuglio comunale discuterà presto l’assegnazione dell’Ambrogino d’oro alla memoria di chi partendo da Milano «ha lasciato sicuramente un segno nel campo della distribuzione organizzata nel nostro Paese» come ricorda il ministro Maurizio Martina. Una pietra miliare nella storia della società italiana, come sottolina Federdistribuzione.

«Bernardo Caprotti è stato per l’industria di marca un partner formidabile - commenta Luigi Bordoni, presidente Centromarca -. Serietà e rigore, unite alla capacità di superiori performance, hanno sempre contraddistinto le relazioni della sua azienda con le nostre imprese. Ci auguriamo che relazioni e risultati di questo livello proseguano anche in futuro, coerentemente con una strategia imprenditoriale che ha consentito ad Esselunga di raggiungere il vertice delle classifiche internazionali di produttività». A giorni la lettura del testamento presso il notaio Carlo Marchetti per il nodo della successione.

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