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Milano presenta la sua fiera dell’editoria: Tempo di Libri punta a 110mila visitatori

Ora c’è anche il nome: Tempo di Libri. Milano ha presentato questa mattina la nuova fiera dell'editoria italiana, organizzata da Fiera Milano e l’Associazione italiana degli editori (Aie) attraverso la società Fabbrica del Libro, costituita esattamente un mese fa, attraverso una joint venture tra le due realtà.

Al debutto dal 19 al 23 aprile del prossimo anno, sarà la prima nel capoluogo lombardo e, sebbene oggi nessuno abbia voluto fare riferimento a Torino e al suo trentennale Salone del Libro, non è un mistero che tra le due città sia andato in scena nei mesi scorsi un braccio di ferro per la scelta della sede, con un tentativo (fallito) di compromesso avviato dal Governo in settembre, per dare vita a un evento condiviso.

Lasciate dunque alle spalle le polemiche, oggi è il giorno dedicato a presentare il nuovo format che punta, come ha spiegato l’amministratore delegato di Fiera Milano, Corrado Peraboni, ad attrarre per questa prima edizione circa 110-120mila visitatori e 400 espositori su due padiglioni del quartiere fieristico, per una superficie complessiva di 35mila metri quadrati. «Il nostro è un progetto ambizioso – ha ribadito il presidente di Aie Federico Motta – perché siamo consapevoli del ruolo che noi editori abbiamo nella società. La nostra è una assunzione di responsabilità e una sfida: organizzare grande evento culturale senza chiedere contributi pubblici».

Quanto agli investimenti, l’ad della fabbrica del Libro ha stimato in circa 2-3 milioni di euro il budget preventivato.

L’obiettivodella fiera, ha spiegato la presidente della Fabbrica del Libro, Renata Gorgani, è costruire un evento che sia aperto a tutti: «Non solo tutti gli editori, che sono tanti e diversi tra loro, ma anche ai librai e alle biblioteche e soprattutto al pubblico, secondo un modello di partecipazione interattiva che rispecchi il modo in cui oggi si fruisce il libro, condividendo in rete opinioni e giudizi».

Tempo di Libri - sul modello del Salone del Mobile e in collaborazione con BookCity – si aprirà anche alla città, come ha ricordato anche il sindaco Giuseppe Sala, ricordando il ruolo di Milano nell’editoria. Punto su cui è intervenuto anche il presidente della Regione Roberto Maroni: la Lombardia - con 394 case editrici - ospita circa il 20% delle realtà italiane del settore.

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