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Renzi: «Sul Pil dibattito surreale. L’inversione …

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INDUSTRIA

Renzi: «Sul Pil dibattito surreale. L’inversione c’è, ora fare meglio»

A Torino si sente “l'aria della storia dell’industria” e da Torino si guarda alle sfide del piano Industria 4.0. L’occasione è il cambio della guardia alla presidenza dell’Unione industriale, tra la presidente uscente Licia Mattioli e il neopresidente Dario Gallina, alla presenza del presidente della Confindustria Vincenzo Boccia e del presidente del Consiglio Matteo Renzi. «Occorre orientare l’intero sistema industriale, questo è il tempo per reagire, fare i conti con le potenzialità del sistema industriale, un processo nel quale Confindustria vuole essere corresponsabile nella costruzione di un percorso per la crescita» sottolinea il presidente Boccia, che ribadisce: «Torino è città industriale dal grande cuore manifatturiero. Da qui, da Torino, dal Piemonte può ripartire il nuovo rinascimento industriale italiano».

Due le tappe della visita di Renzi in città, prima dell’assemblea degli industriali. Una scuola del Cottolengo, in un quartiere multietnico e con una forte presenza di portatori di handicap, e Thales Alenia Space, società partecipata da Leonardo-Finmeccanica, capofila nella missione di ricerca su Marte dell’Agenzia spaziale europea. «Quello che ci ha permesso di reggere la crisi – sottolinea Renzi – è la qualità delle relazioni umane che rendono il paese solido. La nostra visione, prima di parlare di riforme e di legge di Stabilità, è quella di essere leader nell’innovazione e capaci di tenere insieme il paese guardando agli ultimi».

La visione, prima. E poi il riferimento alla situazione economica. «Le cose vanno meglio ma non vanno ancora bene» sottolinea Renzi. Il dibattito sulle stime di crescita del Pil è surreale, aggiunge Renzi. «Quello che conta è che rispetto al biennio 2012-2013 abbiamo recuperato tre punti percentuali, che segnano una differenza anche se non bastano».

Il punto dunque sono gli strumenti in campo per «fare di più» e il riferimento è al piano Industria 4.0, illustrato a Torino dal ministro Carlo Calenda e richiamato nell’intervento di Vincenzo Boccia. L’Italia punta sulla qualità, sottolinea Renzi, «serve semplificare – aggiunge – perché in un labirinto finisce per andare piano anche Bolt. Un sistema dove ogni decisione finisce al Tar è un meccanismo che non può funzionare e blocca il paese. Sono per la pista piana dove chi è più bravo corre».

Sul tavolo anche il tema delle riforme, richiamato da Boccia, che ribadisce il si degli industriali alla riforma, «perché il destino delle imprese incrocia quello del paese. Siamo sempre stati per il monocameralismo, per accelerare i processi e semplificare. La stabilità rappresenta la precondizione per le politiche di medio termine in grado di incidere sui nodi di competitività del paese».

Tutto questo di fronte a una platea di industriali in un’area del paese che ha pagato un prezzo altissimo alla crisi, che ha perso il 13,2% di Pil e oltre il 15% di valore prodotto dalla manifattura, ma che oggi legge segni di recupero grazie all’export, a 26mila nuovi posti di lavoro e a programmi di investimento per un’azienda su tre.

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