Economia

Hitachi, premio di risultato più ricco e penalizzazioni per gli…

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INDUSTRIA FERROVIARIA

Hitachi, premio di risultato più ricco e penalizzazioni per gli assenteisti

Un premio di risultato più ricco che torna a valorizzare, dopo parecchi anni, il parametro di redditività, penalizzando al tempo stesso le assenze «strategiche» di eventuali furbetti. Il nuovo corso di Hitachi Rail Italy – azienda erede della vecchia AnsaldoBreda, ormai a tutti gli effetti costola tricolore della conglomerata giapponese – passa anche per l'accordo sul pdr sottoscritto lo scorso 11 ottobre allo stabilimento di Napoli con le delegazioni di Fim, Fiom e Uilm. Un'intesa che ha il sapore di sfida per i circa 2mila lavoratori della ex controllata Finmeccanica che nel 2015 ha chiuso il bilancio con un attivo di 2,1 milioni, il primo dopo 15 anni in rosso.

Il premio per l’anno in corso sarà determinato da tre parametri: operating profit & loss (30%), milestones (35%) e indicatore di efficiency (35%). Laddove, nel primo caso si intende il risultato operativo dell'azienda, nel secondo andamento delle consegne e avanzamento delle commesse, nel terzo rapporto tra «ore a ricavo» e «ore di presenza complessiva». Rispetto a un quarto livello, le parti hanno fissato un premio da 2.480 euro in caso di raggiungimento del 100% dell'obiettivo; da 1.984 euro in caso di raggiungimento dell'80%; da 1.488 euro con il conseguimento del 60% dell'obiettivo; da 992 euro con una performance pari al 40% del target. Al di sotto della soglia del 40%, non ci sarà alcuna erogazione.

Cifre importanti, rispetto a quelli che erano gli standard della vecchia AnsaldoBreda, cui corrisponde una richiesta di coinvolgimento ancora maggiore nei confronti dei dipendenti. «Oltre ai fattori di redditività, – recita l'accordo – produttività ed efficienza sopra indicati, è stato individuato il fattore correttivo della presenza in azienda, legata alla misurazione percentuale della presenza individuale effettivamente svolta». Per il calcolo in questione, si prenderanno a riferimento i periodi di «malattia non professionale», ovviamente al netto degli «eventi morbosi gravi».

L'intento è quello di penalizzare eventuali assenze strategiche. Le verifiche sul conseguimento degli obiettivi fissati dal premio avranno luogo in primavera (Hitachi segue infatti l'anno fiscale giapponese). Il premio verrà corrisposto con la mensilità di luglio. Per il direttore delle risorse umane di Hitachi Rail Italy Ernesto Martinelli, «le parti con grande senso della responsabilità hanno sottoscritto un testo molto sfidante che si pone obiettivi ambiziosi e, al conseguimento degli obiettivi, distribuirà tra i dipendenti la ricchezza prodotta. Il tutto secondo uno schema all'altezza degli obiettivi che l'azienda punta a conseguire».

Per Pino Russo di Uilm, l'intesa conferma «l'effettiva inversione di andamento sopravvenuta negli stabilimenti di Napoli, Pistoia e Reggio Calabria dopo l'acquisizione da parte del gruppo Hitachi. I dati, gli importanti investimenti e gli obiettivi illustrati indicano che le attuali strategie aziendali si pongono traguardi su lungo periodo. Ed è un'importante novità, per quanto ci riguarda». In casa Fim, Juri Citera plaude al confronto: «Ora servono le assunzioni, a partire dagli interinali». Le parti dovranno poi trovare l'intesa sull'armonizzazione dei trattamenti, «una vera e propria razionalizzazione, – spiega Martinelli – se consideriamo che i tre nostri siti derivano da storie aziendali diverse, figlie di epoche diverse». Se ne riparlerà nel prossimo incontro, fissato per il 26 ottobre.

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