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Ultime ore di vita per l’aeroporto di Crotone

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Ultime ore di vita per l’aeroporto di Crotone

Aeroporto di Crotone
Aeroporto di Crotone

L’Enac tarpa le ali all’aeroporto di Crotone disponendone la chiusura dall’1 novembre. Un’ennesima battuta d’arresto per la fascia ionica della regione che spinge sullo sviluppo turistico per riprendere quota. Priva anche di collegamenti ferroviari a lunga percorrenza, l’area rischia un nuovo isolamento. Negato di fatto il diritto alla mobilità a 350mila passeggeri che ogni anno transitano per l’aerostazione crotonese: il coefficiente di riempimento degli aerei da e verso Crotone è tra i più alti d’Italia. L’Enac informa che chi fosse in possesso di un biglietto con data a partire dall’1 novembre è invitato a contattare le compagnie di riferimento «per verificare le modalità di riprotezione o di rimborso». Ryanair, unico vettore attivo sullo scalo, ha eliminato l’aeroporto crotonese dal circuito delle prenotazioni.
L’aerostazione intitolata a Pitagora è presidiata da giorni da alcuni consiglieri di maggioranza. E oggi Annamaria Caligiuri, sindaca di Caccuri , un piccolo comune della provincia di Crotone, in segno di protesta contro la decisione dell’Enac, ha deciso la chiusura di uffici comunali e scuole. Lo ha annunciato sul suo profilo facebook: «Perdere l’aeroporto segnerebbe la morte di questo territorio ed è per questo che, simbolicamente, interrompiamo ogni servizio», scrive nel post.

“Perdere l’aeroporto è la morte di questo territorio, per questo, simbolicamente, interrompiamo ogni servizio”

Annamaria Caligiuri, sindaca di Caccuri 

È una battaglia a oltranza, avviata a seguito della comunicazione della Curatela fallimentare della società Sant’Anna (l’indagine è per bancarotta fraudolenta), che gestisce lo scalo: fissato al 31 ottobre il termine dell’esercizio provvisorio d’impresa. Così l’Ente nazionale per l’aviazione civile «ha disposto la chiusura a ogni tipo di traffico, a partire 00:00 dell’1 novembre 2016». Ora, seppur in ritardo, il Comune si gioca l’ultima carta: chiedere al tribunale di disporre la continuazione dell’esercizio provvisorio in attesa dell’assegnazione del bando per l’amministrazione delle infrastrutture e il coordinamento delle attività. Forse bastano 30 giorni.
La Sagas Spa, costituita dalla Regione Calabria e dai Comuni di Crotone e Isola Capo Rizzuto, è stata esclusa dalla gara. Il bando dell’Enac si riferisce alla gestione trentennale degli aeroporti di Crotone e dello Stretto. L’ offerta di Sagas, che riguarda solo lo scalo crotonese, è stata respinta: l’Ente per l’aviazione civile ha riscontrato «carenze non recuperabili con il soccorso istruttorio». In particolare una mancata fideiussione di cui però non viene indicato l’importo. Disposto, quindi, il ricorso al Tar da parte dei legali della società che ritengono che il bando contenga anche clausole illegittime: riconosce una preferenza all’offerente interessato a gestire entrambe le aerostazioni di Crotone e dello Stretto (come, ad esempio, ha proposto la Sacal, già operativa sull’aeroporto di Lamezia), escludendo automaticamente i concorrenti interessati a un unico scalo.
«In attesa dell’assegnazione del bando, e qualunque sia il suo esito, vogliamo mantenere aperta la struttura – dichiara il sindaco Ugo Pugliese – siamo disposti a far fronte a nuove spese, anche per evitare di perdere i presidi».
Nella visione del presidente della Regione c’è la gestione unitaria dei tre aeroporti della Calabria. Mario Oliverio annuncia che quella del Sant’Anna è una chiusura temporanea: «Il bando indetto dall’Enac concluderà le procedure entro la fine dell’anno e consentirà una riorganizzazione del sistema».

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