Riduzione, riuso e riciclo anche in alto mare. Succede a bordo delle navi Costa crociere, la compagnia italiana di navigazione del gruppo Carnival che da tempo ha deciso di lavorare sulla sostenibilità, eliminando gli sprechi inutili e gestendo in modo virtuoso le risorse. Il primo passo è stato l'abbattimento delle emissioni di gas nocivi. Grazie a un particolare sistema di pulizia dei gas - già adottato su sette navi - il gruppo riesce a ridurre fino al 90% le emissioni inquinanti, sia in navigazione sia in porto, utilizzando acqua di mare. La sostenibilità non è un “lavoro” semplice. «Ogni nave è come un piccolo villaggio, con una complessità di gestione non indifferente», dice Stefania Lallai, responsabile sostenibilità e relazioni esterne di Costa crociere.
L'utilizzo delle risorse deve seguire logiche strategiche. Un esempio è l'acqua: la maggior parte di quella utilizzata dagli ospiti su ogni nave viene prodotta da speciali dissalatori a bordo. Poi c'è il tema dei rifiuti. La spazzatura prodotta sulle navi è già trattata a bordo, a seconda delle diverse tipologie, attraverso processi di triturazione, compattazione ed eventuale incenerimento. «In porto conferiamo i rifiuti in pallet, il vetro triturato, nella raccolta della plastica differenziamo anche i tappi, e a bordo ci sono persino i raccoglitori per gli accendini», sottolinea la manager. Sulle navi, poi, viene effettuato il recupero totale dell'alluminio grazie a un accordo con il consorzio Cial. «Prepariamo i materiali raccolti in modo che siano già pronti per essere avviati al riciclo una volta scaricati al porto; dal 2007 abbiamo raccolto ben 334 tonnellate di alluminio, che sono state utilizzate per dar vita a nuovi oggetti», spiega Lallai. Sulla seconda vita dei materiali, Costa crociere - tramite la sua fondazione - ha anche creato un negozio virtuale online, attraverso il quale le organizzazioni non profit possono scegliere e ritirare prodotti usati ma ancora utilizzabili.
C.L.V.
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