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Da Bulgakov a XFactor a Gramellini al Duomo di Modena: il bookcrossing…

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Da Bulgakov a XFactor a Gramellini al Duomo di Modena: il bookcrossing è contagioso

Libri in viaggio verso nuovi lettori. A Milano, Roma, Venezia, Modena, L’Aquila, Livorno. Su un treno, in metropolitana, sulla panchina di un parco o al tavolino di un caffé. Da giovedì scorso Gramellini, Severgnini, Litizzetto, De Botton, Seneca, Flaubert, Lucrezio, Duras, Faletti aspettano un nuovo lettore in giro per le città italiane. Qualcuno è già stato trovato e una volta letto sarà rimesso in viaggio. Altri volumi sono scomparsi e magari riappariranno fra qualche giorno su un account Twitter, Facebook o Instagram grazie all'hashtag #AlleyBooks. E il bookcrossing diventa così un gioco, una caccia al tesoro al libro che ci interessa, un contagio a leggere, grazie all’iniziativa lanciata da Alley Oop - L’altra metà del Sole.

Niente di nuovo: il bookcrossing è nato nel 2001 grazie all’idea di Ron Hornbaker e di sua moglie Kaori. Eppure l’iniziativa ha avuto un contagio immediato, tanto che su Twitter l’hashtag #AlleyBooks è stato tra i primi dieci trend topic italiani il giorno del lancio, in concomitanza con la partenza di BookCityMilano 2016. La carrellata di foto ci racconta la voglia di condividere le buone letture. Andrea Pezzi e Cristiana Capotondi hanno lasciato “La vera storia del pirata Long John Silver” su un Frecciarossa Milano-Napoli questa mattina. Un’altra lettrice ha pensato di lasciare “Il maestro e Margherita” di Michail Bulgakov ad X Factor gioved’ sera. Un volume aspetta un nuovo lettore su un ponte di Venezia. Un altro vicino al Duomo di Modena. Doni che si lasciano a sconosciuti. Doni di pagine, parole, pensieri ed emozioni. Un ponte lanciato verso gli altri. E a volte gli altri ci vengono a cercare per ringraziarci grazie ai social network.

La gallery delle foto qui.

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