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Dossier Anno record per TAG Heuer

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    Dossier | N. 35 articoliRapporto orologi

    Anno record per TAG Heuer

    La strategia messa a punto da Jean Claude Biver, Ceo di TAG Heuer e presidente della divisione orologi del gruppo Lvmh sta dando i suoi risultati. Lo testimoniano tanti dati positivi. Il primo: a poco più di un anno dall'ingresso nel mondo degli orologi connessi, la maison ha fatto registrare in poco tempo il tutto esaurito, con circa 60mila esemplari venduti del Carrera Connected. Il secondo segnale positivo: il lancio del Carrera Heuer-02 T, ovvero un cronografo automatico certificato Cosc dotato di tourbillon volante in titanio e carbonio (proposto, per un segnatempo dotato di questa complicazione, al prezzo molto competitivo di 15mila euro). Terzo e decisivo indizio, che costituisce prova definitiva di successo, i buoni risultati economici. Nei primi nove mesi, la maison leader di segmento del gruppo Lvmh (con 680 milioni di euro di fatturato stimati da Vontobel nel 2015) ha fatto registrare «grandi progressi in un mercato difficile, grazie al successo delle nuove collezioni e degli smartwatch», recita la comunicazione al mercato.

    Si può quindi affermare che TAG Heuer, non solo nelle intenzioni di Biver, ma anche per il gradimento riscontrato sul mercato, sia oggi considerata la porta d'ingresso nel mondo dell'orologeria svizzera per una fetta sempre più ampia di clientela. La maison sviluppa infatti un nuovo lessico, concepito per catturare l'attenzione di un pubblico composto prevalentemente da giovani e nel quale s'inserisce a pieno titolo il TAG Heuer Carrera CH 01.

    «Design accattivante, contemporaneo, d'impatto, grazie alla cassa modulare e al quadrante scheletrato dotato di tre contatori; un posizionamento assolutamente competitivo e compreso tra i 4.900 e i 6.100 euro e un valore percepito fino a tre volte superiore al prezzo di listino: sono questi i punti forza di un modello che, specialmente sul mercato italiano, ha trovato sin dall'inizio un'ottima accoglienza», commenta Andreas Albeck, direttore marketing di TAG Heuer Italia. In attesa di una nuova versione con cassa del diametro di 43 mm, contro gli attuali 45 mm, che debutterà il prossimo anno, il Carrera CH 01 oggi annovera tre nuove referenze che, se in comune hanno il movimento di manifattura cronografo automatico con data Calibro Heuer 01, per il resto differiscono in funzione del materiale adottato per cassa e lunetta (ora declinate anche in acciaio, ceramica e titanio).

    Una mossa, quella di ampliare la gamma, che nasce con l'obiettivo di cavalcare, consolidandolo, l'ottimo momento che sta vivendo il marchio soprattutto in Italia. «Nel 2016 si è registrata una crescita a doppia cifra sul mercato italiano - commenta Albeck -. Un risultato nel quale la collezione Carrera, con in evidenza proprio il CH 01, gioca un ruolo centrale incidendo per il 40%. E le proiezioni per il 2017 confermano questo trend positivo». Il tutto senza contare l'effetto che potrà arrivare dal Carrera Connected, la cui produzione nel 2017, stando alle intenzioni della maison, arriverà a quota 200mila unità. Nel frattempo, un piccolo assaggio sarà disponibile a partire già dal periodo natalizio, momento in cui debutterà sulla scena una versione più preziosa di questo modello, con cassa in oro rosa 18 carati.

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