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Dossier Hublot romba con la Ferrari

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    Dossier | N. 35 articoliRapporto orologi

    Hublot romba con la Ferrari

    «Fin dall'inizio della collaborazione nel 2011, Hublot e Ferrari hanno sempre creato modelli dal design distintivo. Ogni nuova edizione è sintomo della continua ricerca volta all'innovazione, all'eccellenza e a prestazioni di alto livello, approccio che distingue entrambe le nostre realtà. L'identità di Ferrari si ritrova in ognuno dei nostri segnatempo, grazie alla stretta collaborazione tra i nostri team di progettazione», racconta Ricardo Guadalupe, Chief executive officer di Hublot.

    Un legame che oggi si rinsalda ulteriormente con l'arrivo sulla scena del nuovo Big Bang Ferrari Chronograph Unico. Questo modello è qualcosa che va oltre il concetto di restyling: trae ispirazione e attinge a pieni mani dai volumi e dal design interpretato dalle fuoriserie, quali la California T, la 488 GTB e LaFerrari, presentate dalla casa di Maranello. Il lavoro di ricerca, che si è avvalso anche del prezioso contributo di Flavio Manzoni, senior vice president del design Ferrari, si è concentrato su alcuni dettagli del segnatempo. A iniziare dal contatore dei minuti e del datario progettati proprio come il tachimetro di un'auto per proseguire, a ore 9, con il contatore dei secondi che ha l'aspetto di un diffusore. A ore 6 invece compare il Cavallino Rampante a sancire anche visivamente il legame tra queste due realtà. Ma i richiami con il mondo Ferrari non finiscono qui. I pulsanti, per mezzo dei quali si attiva il cronografo con funzioni flyback, sono fissati su una ruota e riproducono, quando si azionano, lo stesso movimento del pedale dell'acceleratore. Anche la cassa del diametro di 45 millimetri declinata in titanio (mille esemplari), King Gold oppure carbonio unidirezionale (ambedue disponibili in una serie limitata a 500 pezzi ciascuna), si presenta con un disegno che attinge all'esperienza della Ferrari e più in particolare richiama alla memoria i cockpit delle vetture prodotte a Maranello.

    Altro elemento distintivo, la linea rossa presente sulla carrure a lato della corona che ricorda il tratto presente sul retro de LaFerrari. Sotto il cofano, o meglio all'interno della cassa, “romba” il movimento UNICO che integra un cronografo flyback con ruota a colonne visibile dal lato quadrante. Questo piccolo prodigio di meccanica orologiera è composto da 330 elementi, compresa la massa oscillante il cui disegno, apprezzabile grazie al fondello in zaffiro, è un chiaro richiamo ai raggi dei cerchioni presenti sulle ruote delle Ferrari. Questo segnatempo rappresenta il modo migliore per suggellare un anno che, a dispetto del rallentamento del settore orologi, per Hublot non è stato affatto avaro di soddisfazioni. «Il bilancio 2016 è positivo, in crescita nonostante il contesto piuttosto difficile - racconta il Ceo -. In un mercato incerto, la scelta del prodotto è stata assolutamente fondamentale. Le nuove collezioni presentate hanno tenuto conto delle tendenze del mercato restando sempre fedeli all'identità e al Dna della maison. Globalmente, quasi tutti i mercati hanno registrato una crescita positiva per Hublot, a parte la Francia (che sta vivendo momenti difficili) e il Sud-est asiatico dove si avverte il rallentamento dei turisti cinesi».

    Il 2017 del brand del gruppo Lvmh (465 i milioni di euro di fatturato stimati dalla banca Vontobel nel 2015) dovrebbe essere altrettanto interessante. Il 70esimo anniversario dalla fondazione dell’alleata Ferrari costituirà una tappa importante non solo per la casa di Maranello ma anche, c'è da scommetterci, per Hublot.

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