Il ritorno di Tiffany nell’orologeria, avvenuto con tre nuove collezioni presentate a maggio dello scorso anno, inizia a dare i primi riscontri nonostante il delicato momento che sta attraversando l’intero comparto.
«Siamo decisamente molto soddisfatti e confortati dagli ottimi risultati, stiamo continuando nello sviluppo della nostra struttura svizzera, con un focus maggiore sulla definizione della dinamica manifatturiera, del reparto design e ingegnerizzazione – spiega Nicola Andreatta, vicepresidente e general manager della divisione orologi del colosso americano della gioielleria –. Abbiamo cominciato a farci notare, portando due diversi orologi alla fase finale del Gran Premio dell’orologeria di Ginevra e stiamo lavorando sulle novità che introdurremo nel 2017».
Proprio l’ingresso nella fase finale del Grand Prix d’Horlogerie de Genève dell’East Wets Automatic nella categoria “Petit Aiguille” e del CT60 Dual Time nella categoria Travel Time conferma la bontà del lavoro fin qui svolto dalla manifattura. Un approccio che sin dall’inizio si è concentrato sui segnatempo da uomo. «La scelta di lanciare da subito una collezione maschile – prosegue Andreatta – è stata un passaggio obbligato per aiutarci a ritrovare la credibilità come maison orologiera, anche e soprattutto per un contenuto tecnico di assoluto valore. Per noi più, che per altri marchi, la clientela maschile rappresenta una grande opportunità e un segmento su cui continueremo a investire, come dimostra la recente introduzione di un nuovo calibro nella collezione CT60 e le novità che introdurremo nel 2017».
Ma anche l’offerta dedicata all’universo femminile giocherà un ruolo rilevante nelle strategie della maison. «È venuto il momento di onorare la donna Tiffany con una nuova collezione, prodotti raffinati ed estremamente evocativi del brand, che lanceremo nella seconda metà del 2017 – annuncia Andreatta –. Offriremo un’anteprima a New York in occasione della presentazione, in aprile, del Blue Book, l’alta gioielleria. Presenteremo alcuni pezzi eccezionali basati sul nuovo design e che ci permetteranno di raccontare il meraviglioso mondo di Tiffany attraverso tutti i métiers d’art e le tecniche che hanno plasmato 180 anni di storia del più importante marchio di gioielleria del mondo. Ad appena dieci anni dalla nascita di Tiffany infatti venne inaugurata anche la manifattura dedicata agli orologi. Stiamo anche lavorando su alcuni modelli speciali e pezzi unici che introdurremo, in serie limitata, nella seconda metà dell’anno, sia per l’uomo sia per la donna». Un 2017 che si annuncia denso di significati anche a livello tecnico. «In autunno – conclude Andreatta – sveleremo il primo movimento di manifattura Tiffany dal 1867, periodo in cui i nostri calibri venivano concepiti e prodotti nel centro di Ginevra».
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