Economia

Le nuove frontiere dell’arredo

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ARREDO & DESIGN

Le nuove frontiere dell’arredo

Archiviato – con risultati superiori alle aspettative – il primo Salone del Mobile di Shanghai organizzato da FederlegnoArredo, la Cina resta al centro degli interessi e delle strategie di internazionalizzazione per le imprese italiane del mobile e dell’intera filiera del legno-arredo.

I dati sulle esportazioni del settore giustificano tale interesse: secondo le ultime rilevazioni del Centro studi Fla, anche in agosto le vendite di mobili verso Pechino hanno continuato la loro corsa, segnando nei primi otto mesi di quest’anno una crescita del 22,8% (e del 22% per l’intera filiera) rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, per un controvalore di oltre 240 milioni di euro. Per questo si conferma e si rafforza il progetto della Federazione per accompagnare le imprese italiane su questo mercato così promettente: al di là della fiera (che tornerà a Shanghai il prossimo anno), le iniziative volte all’internazionalizzazione passano anche per il progetto «Club made in Italy», che offre alle aziende aderenti servizi di consulenza, formazione e sostegno sul mercato cinese. Il prossimo appuntamento è per il 15 dicembre, con la presentazione del nuovo format che prevede, per il 2017, due missioni in Cina per incontri B2B tra imprese italiane e operatori locali, un’attività di incoming di buyer, architetti e designer cinesi in Italia, in visita alle aziende, oltre a un lavoro su nuove aree del Paese asiatico, che guardi oltre Pechino e Shanghai, aprendosi a metropoli come Shenzen, Chengdu e Xiamen, anche attraverso partnership locali.

Insieme con gli Stati Uniti (+8,1% tra gennaio e agosto), la Cina è il mercato che rappresenta al momento le maggiori potenzialità di crescita per i mobili made in Italy: non a caso, in gennaio Shanghai e New York saranno le uniche due tappe “extra-Ue” del roadshow di promozione del prossimo Salone del Mobile di Milano (in programma dal 4 al 9 aprile 2017), che è partito lunedì scorso con la presentazione ad Amburgo e proseguirà la prossima settimana a Parigi e Londra.

FILIERA LEGNO-ARREDO
Esportazioni italiane per Paesi di destinazione nel periodo Gennaio-Agosto 2016. (Fonte: elaborazioni Centro Studi FederlegnoArredo su dati Istat)

«Francia, Germania, Regno Unito e Stati Uniti sono i nostri mercati più importanti, la Cina è il più promettente», conferma Roberto Snaidero che, dopo sei anni alla guida della Federazione, sta per lasciare la presidenza a Emanuele Orsini, il candidato designato la scorsa settimana dalla giunta di Fla. «Ma il nostro lavoro, anche grazie al sostegno dell’Ice e del ministero per lo Sviluppo economico, è soprattutto quello di accompagnare le imprese sui mercati più lontani o dove è difficile riuscire, da soli, a impostare una strategia strutturata di internazionalizzazione», aggiunge. E ricorda che la spinta sulle esportazioni è stato il leitmotiv della sua presidenza: «l’unica ancora di salvezza per tante imprese che altrimenti la crisi dei consumi in Italia avrebbe fatto fallire». Oggi l’export vale per la filiera (che fattura oltre 40 miliardi di euro di produzione) più di 14 miliardi e di cui oltre 12 per il solo comparto arredamento e illuminazione (circa 25 miliardi di produzione), con un trend di continua crescita che interessa quasi tutti i principali partner delle aziende italiane, con l’esclusione della Russia, ancora in calo (anche se le perdite si stanno riducendo).

«Ora dobbiamo lavorare sulle nuove frontiere – dice Snaidero – come l’Iran, dove siamo stati tra i primi settori industriali ad avviare missioni B2B, prima ancora che le sanzioni venissero eliminate e dove torneremo il prossimo febbraio con una missione B2B». Restando in Medio Oriente, sono allo studio iniziative e partnership per avviare una presenza più strutturata del legno-arredo made in Italy anche in paesi come gli Emirati Arabi, l’Arabia Saudita e il Qatar. Gli Emirati in particolare stanno registrando ritmi di crescita importanti, fino a giugno superavano al 20% e in agosto “limitati” al +12% in più rispetto all’anno prima. Altre attività – soprattutto sul fronte contract – sono rivolte all’Africa, mentre sono stati attivati primi contratti per presidiare l’area del sud-est asiatico, dal Vietnam all’Indonesia, passando per Singapore.

Infine, il Nord America: molto si sta facendo negli Stati Uniti, con l’apertura di uffici a servizio delle imprese, ma anche l’organizzazione di eventi di sistema e l’avvio di partnerhip locali. E dall’anno prossimo si rafforzeranno le iniziative verso il Messico, con l’obiettivo di arrivare “preparati”, dal punto di vista della presenza business, all’anno del design, nel 2018.

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