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Affari d'oro per le vendite online

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Affari d'oro per le vendite online

Un 18% di crescita nel 2016, cui dovrebbe seguire un ulteriore 20% di incremento anche nel 2017. «Questi ultimi giorni ci hanno reso ancora più fiduciosi per i prossimi mesi. Per questo le nostre prime stime ci danno assolutamente l'idea che nel prossimo anno si possa crescere a doppia cifra». Roberto Liscia, presidente del Consorzio Netcomm che riunisce le imprese che fanno e-commerce in Italia, mette in fila numeri su numeri per spiegare una cosa che, ormai, è abbastanza evidente e che è stata ancora più lapalissiana nei giorni in cui l'italico e-shopping si è fatto conquistare dalle usanze oltreoceano del Black Friday e Cyber Monday. Si tratta del venerdì e del lunedì successivo al Giorno del Ringraziamento (l'ultimo giovedì di novembre).


Negli Usa sono giorni di acquisti sfrenati. Anche l'Italia, mai come quest'anno, si è assuefatta alla tradizione partita dagli Stati Uniti «ma che ha conquistato tanti altri Paesi. In Cina, in un solo giorno, hanno venduto online merci e servizi per 18,5 miliardi di euro. In pratica – spiega Liscia – in un solo giorno è stato venduto tanto quanto in Italia nell'intero 2016». Per quanto riguarda la Penisola, «secondo le prime stime 8-9 milioni di italiani hanno acquistato».
Altri dati su queste due giornate sono arrivati da una ricerca di Ogury, piattaforma mobile specializzata in data driven advertising. Solo per citarne uno, in Italia nel mese di novembre sono state scaricate il 43% in più di app di top retailer. La piattaforma ha stilato anche una classifica dei siti più visitati (ma su un periodo più ampio: 1 settembre-28 novembre) con Amazon in testa (41%), seguita da eBay (20%); Zalando (8%); Groupon (7%) e Dove Conviene (7%). «Da quel che ci risulta la tendenza negli acquisti ha in qualche modo rispecchiato il trend annuale quanto a settori avvantaggiati dalle vendite. Elettronica di consumo, abbigliamento e arredamento sono i primi 3. Da quel che vediamo però l'alimentare nei prossimi 5-6 anni dovrebbe scalare posizioni fino ad arrivare in cima alla classifica».


Di certo il mondo dell'e-commerce ha fiutato l'affare delle giornate “evento”. Fra l'11 e il 12 novembre in Italia Netcomm ha organizzato il “Crazy web shopping”: una notte bianca dello shopping online con sconti e offerte sui siti web dei partecipanti. La stessa cosa era stata organizzata a giugno. «Ormai credo che ci si debba abituare ad acquisti cross-device, cross-channel visto che l'online e l'offline sono utilizzati in tandem da molte aziende che vendono online e cross-border, al di là dei confini nazionali», commenta Liscia.
Qui la questione si incrocia con le nuove norme sull'e-commerce europeo “senza frontiere”. «Il Consiglio dell'Unione europea – spiegano Ernesto Apa e Marco Bassini dello studio legale Portolano Cavallo – ha approvato una posizione comune sulla bozza di regolamento sul cosiddetto geoblocking». Questo perché «i consumatori si imbattono di frequente in ipotesi di rifiuti di vendita o in condizioni contrattuali differenziate a seconda del Paese dell'acquirente. La proposta di regolamento mira a risolvere tali problemi, dovuti anche all'incertezza sui criteri che possono giustificare l'applicazione di condizioni differenziate da parte degli operatori».

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