Avviso agli acquirenti. Uno su quattro (di voi) ha acquistato – almeno una volta e inconsapevolmente – articoli contraffatti online. Avviso ai brand originali: l'85% dei web consumatori pensa che i grandi marchi non facciano abbastanza per combattere la contraffazione e tutelare i loro clienti. Mentre oltre il 70% dei ”truffati” dice di avere ormai una percezione negativa di quel prodotto (anche in originale) e difficilmente lo ricomprerà in futuro.
Per capire i danni “collaterali” da contraffazione non servono grandi numeri. Basta chiedere a chi, con un click, acquista tutto l'anno, e sotto Natale intensifica sui siti delle aziende o sui marketplace più conosciuti, la ricerca di regali.
L'ultima indagine – condotta per conto di MarkMonitor da Opinium – ha coinvolto quasi 3.500 persone da 9 paesi (Gran Bretagna, Stati Uniti, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Spagna, Svezia e i Paesi Bassi), intervistati online nel novembre 2016.
Ne emerge che un quarto dei consumatori ha involontariamente acquistato un prodotto online contraffatto, con una percentuale sopra la media tra i millennials, nella fascia trai 18 e i 34 anni. Sì, ma che cosa ha acquistato: in testa, sempre l'abbigliamento e le calzature. E poi orologi. Ma crescono profumi ed elettronica. E come si sono accorti che qualcosa non andava? Il 52% ha ravvisato la scarsa qualità dei materiali usati, il 15% il logo non corretto.
E come hanno reagito i consumatori ingannati?
Il 32% non ha intrapreso azioni, dopo aver scoperto di essere stato truffato, mentre il 29% ha sporto reclamo al proprietario del brand e il 10% ha chiesto contattando il brand originale.
Ma le conseguenze non si fermano quì. Tra coloro che sono stati ingannati, il 71% ha affermato che questa esperienza ha avuto un impatto negativo nella propria percezione del brand originale, il 59%entato sarà, d'ora in poi, più cauto quando interagirà con l'azienda e il 12% ha affermato che non acquisterà più in futuro.
Comprare in rete piace, è comodo, evita lo shopping forzato e il traffico, Ma se l'anno scorso il 64% degli intervistati si era detto in ansia per la sicurezza dei propri dati online, quest'anno il numero è aumentato al 78 per cento.
L'85% dei consumatori, in tutto il mondo, crede però che i brand dovrebbero agire maggiormente per proteggere i propri clienti dall'acquisto di prodotti contraffatti. Azioni legali e più capillare monitoraggio dei siti “sospetti”.
«La contraffazione e la disponibilità online di prodotti contraffatti è una minaccia sia per i brand che per i consumatori – ha affermato Mark Frost, Ceo di MarkMonitor –. Questi cybercriminali stanno diventando sempre più evoluti nel loro approccio. Risulta necessario, quindi, che i consumatori siano vigili al momento dell'acquisto online e che i brand debbano aggiornare la loro strategia di protezione per ridurre il rischio e contemporaneamente adottare misure per educare i propri clienti».
Ciò che questa ricerca, ha concluso Frost, «ribadisce che sempre più consumatori ricercano il supporto e la guida dei brand per capire il problema della contraffazione. Questo dimostra che il desiderio di acquistare questo tipo di prodotti non è poi così forte. Malgrado ciò, gli acquirenti continuano a essere vittime dei contraffattori».
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