Per qualcuno è una schiarita, per qualche altro un tassello nel mosaico che disegna il “rilancio dell'Eurallumina”. Lazienda che sotto il controllo della russa Rusal, gestisce la raffineria di bauxite che sino al 13 marzo 2009 produceva una media di un milione di tonnellate di allumina dalla raffinazione della bauxite a Portovesme in Sardegna. La novità nella vertenza che ha visto per tre giorni i lavoratori occupare la sala riunioni dell'assessorato regionale della Difesa dell'Ambiente è arrivata il 16 dicembre con la disponibilità dell'Enel a fornire il carbone destinato alla centrale di cogenerazione che l'Eurallumina deve costruire nel Sulcis Iglesiente.
Un tassello importante nel progetto che prevede la realizzazione di una caldaia di cogenerazione di energia elettrica e vapore, l'adeguamento della raffineria per utilizzare bauxiti tri-idrate come materia prima per la produzione dell'allumina e l'ampliamento del bacino dei fanghi rossi, residui del ciclo produttivo e investimenti che si aggirano intorno ai 200 milioni e un impatto occupazionale con 357 lavoratori diretti (con circa 100 nuove assunzioni), 270 negli appalti per 36 mesi (150 stabilizzati per le manutenzioni), oltre 200 tra indotto e servizi. E opere per un periodo variabile tra i 18 e i 36 mesi. A bloccare l'istruttoria, come ricostruisce Francesco Garau segretario della Filctem «il fatto che non ci fosse l'accordo con Enel per la fornitura del carbone e l'utilizzo del parco carbone. L'assenza di questo tassello ha fatto sospendere il procedimento». Quindi l'occupazione della Regione e poi la schiarita. La disponibilità dell'Enel ha accolto il benestare dell'azienda chimica che ora attende le autorizzazioni istituzionali per avviare il progetto di rilancio della raffineria. Dopo le due lettere la conferma dall'assessore regionale della Difesa dell'Ambiente Donatella Spano, che «riparte l'iter autorizzativo precedentemente sospeso e che dovrà culminare nella Conferenza dei servizi» indicata «entro gennaio 2017». L'attenzione, assicurano i lavoratori impegnati in un pressing costante, «resta ancora alta».
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