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Bnl, via libera del sindacato al piano di ristrutturazione: escono 783…

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Bnl, via libera del sindacato al piano di ristrutturazione: escono 783 bancari

(Imagoeconomica)
(Imagoeconomica)

La riorganizzazione di Bnl e Business partner Italia, la società dei servizi del Gruppo Bnp Paribas, avviene nel segno della staffetta generazionalee si sviluppa su un doppio binario. L’intesa raggiunta dal gruppo con i sindacati (Fabi, First, Fisac, Uilca, Unisin, Ugl credito e Sinfub) a fronte di 783 uscite tra pensionamenti e prepensionamenti, prevede infatti 280 ingressi che consentiranno di assumere giovani e stabilizzare lavoratori precari, ma prevede anche il pagamento del bonus e soprattutto scongiura la riforma degli inquadramenti.

Nel dettaglio le assunzioni saranno 230 in Bnl e 50 in Business partner Italia, fra coloro che avranno prestato servizio a tempo determinato per almeno 12 mesi. Per le uscite, invece, sono previsti 683 pensionamenti incentivati per coloro che matureranno il diritto alla pensione entro il primo gennaio 2021, 100 prepensionamenti volontari e incentivati (di cui 80 per Bnl e 20 per Bpi) per un periodo massimo di 24 mesi per coloro che raggiungeranno i requisiti pensionistici tra il primo febbraio 2021 e il primo gennaio 2022, con priorità per i lavoratori e le lavoratrici portatori di handicap grave. Quanto ai 40 dirigenti in esubero l’accordo prevede che possano mantenere il posto di lavoro ma con la riconversione in quadri direttivi di quarto livello.

L’accordo porterà a un forte risparmio sul fronte del costo del lavoro, dato anche dalle giornate di solidarietà: sono state infatti messe in conto 78.650 giornate di solidarietà per i lavoratori nel biennio 2017-18, di cui 70.500 in Bnl e 8.150 in Business partner Italia. Prevista anche una riduzione dei costi per i manager che prevede, tra l’altro, taglio del 50% del bonus cash di 21 top manager.

Taglio dei costi, riorganizzazione e razionalizzazione ma anche bonus per i lavoratori. L’accordo ha iinfatti stabilito il pagamento del premio aziendale e l’ aumento del valore economico dei buoni pasto e scongiura la disdetta degli inquadramenti. «Grazie a questo accordo gli impatti della ristrutturazione sui lavoratori sono stati notevolmente ridotti, in un’ottica di equità e sostenibilità sociale. Abbiamo, infatti, preteso e ottenuto che al piano di riduzione dei costi partecipassero anche i top manager », interpreta Lugi Mastrosanti, coordinatore Fabi di Bnl.

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