Arborea (Oristano). L’obiettivo è ambizioso: consolidare e rafforzare la presenza dei prodotti lattiero caseari sardi sul marcato nazionale e internazionale, senza trascurare la Sardegna. Il tutto con un occhio di riguardo al sociale e puntando su innovazione e sviluppo sostenibile seguendo un percorso tracciato 60 anni fa. Punti cardine della 3A, cooperativa lattiero casearia regionale con base ad Arborea in provincia di Oristano, che in questo periodo festeggia i sessant’anni di attività.
Un’occasione importante per la più grande impresa regionale del settore che riunisce 246 soci e ogni anno lavora 200 milioni di litri di latte contro i 7,8 milioni del 1956. Oggi la coop, che mette insieme una filiera tutta sarda in cui si «valorizza il 90 per cento del latte» prodotto dalle 40mila mucche distribuite nelle 226 aziende associate, ha un fatturato che si aggira attorno ai 150 milioni l’anno.
L’ultima tappa dei festeggiamenti di questo sesto decennio proprio ad Arborea dove, al bilancio si sono sommati gli obiettivi futuri che prevedono un rafforzamento delle esportazioni. Attualmente l’export, che vale 6 milioni di euro, riguarda la Francia, il sud est asiatico, tra cui Singapore, Corea del Sud, la Cina, la Libia e il Medio Oriente gli Stati Uniti, la Georgia e l’Armenia. Non meno importante senza la fornitura di lattenelle scuole di Macao grazie a un appalto vinto due anni fa. Il tutto, come rimarca il presidente Gianfilippo Contu, con un controllo rigoroso della filiera. Per il numero uno della coop «è necessario far in modo che in Sardegna continui la produzione e la trasformazione dei prodotti lattiero caseari con una occupazione sostenibile nel territorio». Non solo, dopo l’acquisizione con Fattorie Girau del 2013, oggi la Cooperativa Arborea opera stabilmente anche nei settori ovino e caprino.
Non meno importante l’impegno nel sociale con il progetto “Spazio Ascolto” che, nato con la collaborazione tra Arborea e Crea, punta ad aiutare i bambini in difficoltà attraverso azioni di sostegno allo sviluppo educativo di comunità, grazie a giornate di affiancamento a medici, insegnanti e operatori che lavorano con i bambini.
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