Meglio dell’intera Svezia. Ma anche dell’Olanda, oppure di Danimarca e Finlandia. Nella graduatoria dei bandi europei Horizon 2020 destinati alle Pmi la Lombardia si comporta in effetti come uno Stato, collocandosi al sesto posto assoluto, a poca distanza dalla Francia.
Nel periodo 2014-2016 sono stati infatti ben 119 i beneficiari lombardi dei fondi messi a disposizione da Bruxelles per finanziare ricerca e innovazione tra le piccole e medie imprese.
La “torta”, 800 milioni di euro messi a disposizione come finanziamento a fondo perduto, è stata per il 10% intercettata dalle aziende italiane, con la Lombardia a trainare l’intero paese : dei 2369 beneficiari europei, 378 riguardano imprese italiane, per quasi un terzo si tratta di realtà lombarde.
Trasporti, nano-tecnologie ed eco-innovazione sono i progetti più frequenti in regione, che vede evidentemente Milano primeggiare a livello provinciale con ben 59 beneficiari.
I dati, elaborati da Aster e disponibili anche in un sito ad hoc, riguardano le “vittorie” delle aziende nelle due fasi di erogazione dei fondi: la fase 1, che finanzia l’analisi della fattibilità tecnico scientifica del progetto (contributo massimo di 50mila euro) e la fase due (500mila-2,5 milioni di euro), che invece punta a sostenere in modo più robusto l’avvicinamento dell’idea al mercato.
A ricevere in Italia finanziamenti superiori ai due milioni di euro nei fondi Horizon 2020 (Sme instrument) sono state finora 13 aziende.
Il top per valore è in Piemonte (Momo, provincia di Novara), per un progetto di riciclo di pneumatici industriali.
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