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Da Museo e Castello Aragonese segnali posotivi per l’altra Taranto

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Da Museo e Castello Aragonese segnali posotivi per l’altra Taranto

Castello Aragonese di Taranto (Olycom)
Castello Aragonese di Taranto (Olycom)

Più 50% e più 20% sono le performance in termini di visitatori messe a segno a Taranto, nel 2016, dal Museo archeologico nazionale e al Castello Aragonese della Marina Militare. Numeri che confermano sia il bilancio positivo registrato l’anno scorso dai beni culturali italiani, sia i segnali favorevoli che Museo e Castello avevano già evidenziato la scorsa estate, ma soprattutto rafforzano il disegno progettuale alla base del Contratto istituzionale di sviluppo voluto dal Governo per Taranto con una legge: spingere la città a riposizionarsi anche in un’area diversa da quella industriale dell’Ilva.

Di qui, dunque, le iniziative, inserite nel Contratto di sviluppo e alcune in fase di avanzamento, per trasformare in Museo una parte dell’Arsenale della Marina; la riconversione ad approdo per le navi da crociera della banchina ex torpediniere usata in Mar Piccolo; il concorso internazionale di idee per il recupero della Città vecchia di Taranto che a marzo vedrà la proclamazione delle proposte vincitrici.
Museo archeologico – uno dei 20 nazionali dotato di autonomia – e Castello Aragonese come punti di forza, dunque, di un disegno più complessivo. L’anno scorso il Museo, che a luglio ha inaugurato il secondo piano ampliando così il fronte espositivo, ha registrato 82.328 visitatori, +48,6% sul 2015 e +60,5% di incassi da biglietti: 176.378 euro nel 2016. Incremento del 28,3% anche per gli incassi tra oggettistica, editoria del bookshop, visite, con introiti pari a 161.485,27 euro nel 2016. Il totale degli incassi va ripartito tra Museo e concessionario «Nova Apulia».

«Basta piangersi addosso, stacchiamo da Taranto l’etichetta negativa» sottolinea la direttrice del Museo, Eva degl’Innocenti, che annuncia tra le prossime iniziative mostre, in co-curatela, in Danimarca e Olanda, la valorizzazione in chiave 3D del patrimonio ellenistico - il Museo di Taranto è un riferimento importante per la storia della Magna Grecia - con l’Ecole pratique des Hautes Etudes di Parigi, nonchè un’attenzione particolare per il mare, e per quello che ha rappresentato negli scambi dell’antichità, nel rapporto con la Grecia e con l’Università di Corfù.
Il Castello Aragonese, invece, ha sfiorato i 110mila visitatori. In dettaglio, 30mila provenivano da Taranto e provincia, 67mila dal resto d’Italia e circa 13mila gli stranieri. Rispetto al 2015, l’aumento del 20% - evidenzia la Marina -, «è stato determinato dalla capacità di attrazione culturale dell’antica fortificazione ma soprattutto grazie all’impegno del personale militare e civile addetto alla valorizzazione del Castello».

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