Sta nascendo a Genova e sarà consegnato entro giugno 2018 il “cervello” del Mose, ossia il sistema di automazione del Modulo sperimentale elettromeccanico, con dighe mobili, che servirà a difendere Venezia dall’acqua alta e dall’aumento delle ondate che entrano in laguna. È la multinazionale svizzera Abb e, in particolare, l’unità power generation & water che ha sede nel capoluogo ligure, a portare avanti la commessa, del valore di oltre 38 milioni di dollari.
Ieri, inoltre, il gruppo Abb si è aggiudicato un ordine da circa 75 milioni di dollari per la fornitura di trasformatori di conversione all’avanguardia per l’interconnessione ad altissima tensione in corrente continua di Belo Monte (lunga 2.518 chilometri), che trasmetterà energia pulita generata nel Nord del Brasile dal sito di Xingu alla città di Rio, nel Sudest.
Per quanto riguarda Venezia, in linea con il concetto di Internet of things, la soluzione di Abb dovrà gestire segnali provenienti da oltre 50mila dispositivi e coordinerà le operazioni dell’intero sistema di protezione, composto da barriere frangionde, blocchi e 78 paratoie per proteggere la laguna dall’innalzamento del livello dell’acqua, dalle tempeste invernali e dalle maree primaverili.
«Il sistema di automazione Symphony plus di Abb – spiega Danilo Moresco, responsabile per il Sud Europa (Italia, Spagna, Croazia e Turchia) dell’unità power generation & water della multinazionale - controllerà le operazioni di innalzamento e abbassamento delle barriere e sarà anche capace di memorizzare il livello del mare nelle varie fasce orarie e di far funzionare il Mose di conseguenza». Inoltre Abb fornirà una soluzione di automazione elettrica integrata che consentirà agli operatori di controllare la rete da remoto.
«La nostra fornitura – prosegue Moresco – è il cervello che rende automatico il Mose, sul quale pesa la responsabilità tecnologica ma anche sociale di difendere Venezia. Stiamo facendo i collaudi nello stabilimento di Genova Sestri Ponente con ambienti di simulazione ad hoc, grazie ai quali siamo in grado di testare tutto. Il prodotto utilizzato, Symphony Plus, è nato proprio nel capoluogo ligure e, come sistema di automazione, è adottato anche da grandi aziende, quali Ansaldo Energia ed Erg».
La realizzazione del sistema sul territorio genovese porta ricadute significative sull’indotto ligure. «Quando noi realizziamo progetti – sottolinea Moresco – un 35-40% consiste in prodotto Abb ma la restante parte, come ad esempio ingegneria o quadristica, la compriamo all’esterno. Abbiamo circa 700 fornitori per l’unità italiana power generation & water, di questi circa 100 liguri dei quali 82 genovesi». Nel capoluogo ligure (dove si trovano due stabilimenti di Abb: quello di Sestri dedicato ad automazione e parte elettrica e quello sul molo Giano del porto, dedicato a marine e service), nell’ambito power generation & water lavorano 250 persone su 400 che operano a Genova.
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