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Ecco la lista degli introvabili

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Ecco la lista degli introvabili

  • –Alberto Magnani

Gli esperti di sicurezza informatica sono risorse preziose anche per le aziende dell’Ict che si occupano di gestione e protezione dei dati, come Akamai Technologies (230 posizioni aperte su scala globale nel settore della security), Ntt Data (56 solo in Italia) e Darktrace (50 opportunità in tutto il mondo, con alcune ricerche indirizzate in Italia). Akamai, colosso del content delivery network (i sistemi di consegna contenuti del web), è in cerca di tecnici come analisti della sicurezza, ricercatori di soluzioni It per la difesa dei dati e project manager sulle infrastrutture tecniche della security.

Ntt Data, società giapponese che fornisce piattaforme software e sistemi di cybersecurity, rinforza il suo investimento in Italia dopo l’annuncio di voler assumere «almeno 300 persone» entro il 2017. Le oltre 50 posizioni aperte oggi nelle sue sedi italiane spaziano da profili più generali come sviluppatori e Big Data specialist a professionisti per la difesa dagli attacchi virtuali: è il caso dei security consultant, i consulenti della sicurezza, scelti tra candidati con meno di 32 anni e una laurea in ambito informatico o scientifico. Ancora più specifiche le esigenze di Darktrace, aziende britannica di cyber security nota per fare uso di machine learning (la branca dell’intelligenza artificiale che permette ai computer di apprendere delle mansioni) e calcoli matematici. Le sue ricerche sono aperte su scala internazionale, incluse le sedi di Milano e Roma, e si concentrano su specialisti come cyber security account executives e specialisti nelle tecnologie per la sicurezza virtuale.

I profili più ricercati dal mercato in questo momento sono ingegneri della sicurezza, amministratori di dati, “architetti” dei network online. «Riceviamo di continuo richieste di aiuto perché, paradossalmente, la domanda cresce ma le imprese fanno fatica a trovare risorse» spiega Gabriele Faggioli, responsabile scientifico dell’Osservatorio information security&privacy della School of management del Politecnico di Milano.

Il curriculum ideale? Le risorse più ambite sono di ambito tecnologico e in uscita da corsi di laurea a indirizzo ingegneristico-informatico, come i cyber defense technology specialist e i security engineer. Ma ci sono opportunità anche per esperti del “rischio” nel senso meno tecnologico del termine: tra le divisioni di sicurezza informatica possono farsi strada laureati in criminologia, economia, giurisprudenza, scienze politiche. «In fondo l’obiettivo è sempre comprendere il rischio e adottare delle contromisure efficaci, da qualsiasi punto di vista – conclude Faggioli- .Anche se è indubbio che i laureati hi-tech siano più richiesti perché più rari».

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