Economia

L’80% delle aziende venete pronte a investire nella fabbrica…

  • Abbonati
  • Accedi
industria 4.0

L’80% delle aziende venete pronte a investire nella fabbrica intelligente

(Marka)
(Marka)

Il Competence Center del Nordest è stato una conquista, ma anche la conferma del fatto che, nonostante questi ultimi anni difficili, il Veneto resta territorio di manifattura all’avanguardia e di innovazione di prodotto e processo. Non solo: davanti al lavoro che dovrà essere fatto per collocare le aziende sui giusti binari della Fabbrica 4.0, le realtà manifatturiere del Veneto si dicono pronte ad accettare la sfida, ad investire e a trasformarsi radicalmente.

Lo dice un’indagine promossa dall’Osservatorio Mecspe sull’industria meccanica veneta: le aziende del settore preso in esame stanno già attuando il processo di trasformazione verso l’industria 4.0 e valutano in modo positivo il progetto predisposto dal Governo per favorire in Italia l’avvento della quarta rivoluzione industriale, ovvero il maxi piano di ammortamenti, con l’aliquota per gli investimenti che nel 2017 passerà dal 140% al 250%: il 62,8% delle aziende della meccanica giudica in modo positivo il Piano Industria 4.0, una percentuale superiore alla media italiana (50,3%). Il 51,4% valuta il progetto positivamente, ma attende la prova dei fatti, mentre l’11,4% esprime piena fiducia nel progetto. Il 51,4% del campione della ricerca dichiara che usufruirà degli incentivi, anche in questo caso mostrandosi più ricettiva verso il piano rispetto alla media italiana (48,9%). Il 34,3% delle aziende utilizzerà l’ammortamento dopo aver già beneficiato del precedente, mentre il 17,1% ne beneficerà per la prima volta.

Per quanto riguarda gli investimenti per trasformare l’impresa in una fabbrica digitale, nei prossimi anni, ben il 41,9% delle aziende è disposto a investire una quota del fatturato compresa tra l’11% e il 25%; sempre il 41,9% attuerà investimenti al di sotto del 10% dei ricavi (in totale si tratta di più dell’80%). La percentuale di chi non è disposto ad investire è del 16,1%, un dato inferiore rispetto alla media italiana (17,7%).

In termini di vantaggi che l’industria 4.0 offrirà nei prossimi tre anni, l’88,5% delle aziende si aspetta una riduzione dei costi fino al 15%, una percentuale che aumenta tra il 16% e il 30% per l’11,5% del campione. Il 75% delle imprese si attende un aumento dei ricavi fino al 15%, il 17,9% tra il 16% e il 30% di crescita e il 7,1% del campione tra il 31% e il 50%.

«Negli ultimi anni Confindustria Veneto ha elaborato una visione strategica e un piano di lavoro per favorire la nascita del nuovo manifatturiero, quale asset di rilancio per l’economia del territorio – ha dichiarato il presidente di Confindustria Veneto Roberto Zuccato -. Oggi molte nostre aziende sono già artefici del modello Industry 4.0 che sta caratterizzando le economie più avanzate, altre, invece, faticano ad entrare nella quarta rivoluzione industriale. Per questo il Piano Industria 4.0 del Governo è importante. Il Veneto sta dimostrando di essere protagonista della nuova industria, sia per aver ottenuto il Competence Center del Nord Est, sia per gli investimenti in fabbrica digitale che si prospettano da parte delle nostre aziende».

La ricerca realizzata dall’Osservatorio Mecspe, in collaborazione con GRS, è stata presentata a Vicenza nella prima tappa di un roadshow ideato da Senaf per raccontare la trasformazione delle imprese italiane in ottica di digital manufacturing, in vista della prossima edizione di MECSPE, la fiera di riferimento per l’industria manifatturiera (Fiere di Parma, dal 23 al 25 marzo 2017).

«Per tradizione e vocazione manifatturiera, il Veneto rappresenta il laboratorio ideale per lo sviluppo del modello industriale 4.0, che sarà favorito dall’istituzione del Competence Center del Nord Est, con capofila l’Università di Padova in sinergia con gli altri atenei veneti, del Trentino Alto Adige e del Friuli Venezia Giulia – spiega Emilio Bianchi, direttore di Senaf, la società che organizza MECSPE e che ha commissionato l’Osservatorio -. Ecco perché abbiamo scelto questa regione come prima tappa del nostro progetto ‘‘Laboratori MECSPE – FABBRICA DIGITALE, la via italiana per l’industria 4.0”».

L’indagine si addentra anche nei contenuti di Industria 4.0 che saranno adottati dalle imprese: tra le nuove tecnologie o processi innovativi che saranno introdotti entro la fine del 2017 emergono produzione additiva e robotica collaborativa per il 20% delle aziende intervistate, cloud computing per il 14,3%, meccatronica, robotica, internet of things, big data e materiali intelligenti per l’11,4%, nanotecnologie e sicurezza informatica per l’8,6%, simulazione per il 5,7%.

Le aziende venete della meccanica, nei prossimi tre anni, andranno a investire soprattutto per aumentare la digitalizzazione dell’integrazione orizzontale dei processi (55,6% vs 50,9% della media italiana) e di quella verticale (56% vs 47,3%). Non verranno comunque dimenticati asset fondamentali per la relazione con il cliente - come i canali di vendita e marketing che raggiungeranno ottimi livelli di digitalizzazione nel 64,3% delle aziende - e la progettazione (51,7%).

Al momento, i principali fattori di rallentamento della digitalizzazione sono rappresentati da un rapporto incerto tra investimenti e benefici (per il 48,3% delle aziende), da investimenti richiesti troppo alti (37,9%), dalla mancanza di un’infrastruttura tecnologia e di competenze interne adeguate (27,6%), dalla mancanza di una chiara visione del top management e dall’arretratezza delle imprese con cui si collabora (20,7%), da dubbi sulla sicurezza dati e possibilità di cyber attack (10,3%).

La quarta rivoluzione industriale richiede, infine, nuove competenze nell’analisi e gestione dei dati. In questo scenario, oltre sei aziende su dieci (62,1%) attendono che diventino operativi i Competence Center, promotori della ricerca e dell’evoluzione tecnologica 4.0, e dai Digital Innovation Hub, ponte tra imprese, ricerca e finanza, istituiti dal Piano 4.0 del Governo per supportare le imprese in questo processo di digitalizzazione e innovazione della loro produzione.

© Riproduzione riservata