Uno sguardo critico al 2016, «anno deludente», ma fiducioso per il 2017. Stefano Usai, docente di scienze economiche e statistiche all’Università di Cagliari non ha dubbi. Dopo la crisi nel 2017 potrà consolidarsi la ripresa.
In Sardegna circa 80mila persone vivono grazie agli ammortizzatori sociali. Nel 2017 tenderà a crescere o ci sarà un calo?
Più che una previsione, particolarmente difficile in un contesto così incerto, posso proporre un auspicio motivato. Spero che ci sia una riduzione, non solo per una diminuzione dei bisogni legati alle situazioni di povertà, ma in ragione della applicazione della politica approvata dal Consiglio Regionale lo scorso agosto. «Aggiudu torrau», «aiuto restituito», è il suo titolo in sardo o, più prosaicamente, Reis, reddito di inclusione sociale.
Turismo, uno dei limiti è la stagionalizzazione. Come superarlo?
La componente del turismo internazionale è una leva fondamentale, perché favorisce un flusso turistico anche durante le cosiddette stagioni di spalla. E in questo i progressi sono stati assolutamente straordinari. Nel 2000 il turismo internazionale pesava per il 23%, oggi ha superato il 46%. E infatti negli ultimi anni, nei mesi da aprile a giugno e da settembre a ottobre, le presenze straniere negli alberghi sono più del 50%. Spetta ora al nostro sistema turistico integrato, dai trasporti all’accoglienza, agevolare e supportare tali progressi allungando la stagione con iniziative coordinate. In questo modo possiamo sperare che continui il trend di crescita del peso del turismo nella nostra economia, che è arrivato a superare il 10%.
Ha senso parlare di industria?
Ha certamente senso parlare di industria e non bisogna arrendersi al suo declino. D’altra parte è necessario prendere coscienza che in alcuni casi abbiamo a che fare con settori in crisi strutturale, non solo a livello regionale ma a livello globale. Settori che necessitano di un processo di riconversione massiccio, insieme a iniziative di riqualificazione produttiva per un riequilibrio tra attività industriale e tutela della salute e dell’ambiente. In Sardegna il Piano Sulcis è mirato proprio ad attivare un piano straordinario con una strategia di sviluppo per tutto il territorio.
Come vede il 2017? Ci può essere la crescita?
Penso che il 2017 possa essere un anno in sui si consoliderà la ripresa dopo tanti anni di crisi, ma solo se sapremo garantire stabilità e certezze ai nostri imprenditori, ai consumatori e ai risparmiatori. Per la crescita invece abbiamo bisogno di investire sulle persone e le loro competenze, puntare sull’istruzione e sull’innovazione per dare ai giovani sardi la possibilità di avere le stesse opportunità che hanno i loro coetanei nel resto dell’Europa e del mondo.
© Riproduzione riservata