Mercato interno in lieve ripresa, così come l’export. Le previsioni 2017 per la meccanica varia vedono una produzione poco oltre i 45 miliardi di euro, in crescita dello 0,7% rispetto allo scorso anno, che già aveva fatto segnare un progresso dell’1,1% nei confronti del 2015.
Risultato (per il 2017) di un “avanti adagio” corale, che vede tuttavia il mercato interno (+0,8%) fare da apripista rispetto alla crescita stimata oltreconfine, con ricavi esteri visti in progresso dello 0,6% a quota 26,35 miliardi di euro.
Dati elaborati dall’ufficio studi di Anima (Federazione della meccanica varia e affine) che porterebbero l’indice della produzione di settore a quota 108,6 (il 100 di riferimento è il 2010), al termine di un percorso di crescita ininterrotto, avviato a partire dal 2014.
«Due - spiega il presidente di Anima Alberto Caprari - sono le novità: il mercato interno è in leggera ripresa e contestualmente le esportazioni non sono l'unica ancora di salvezza per le imprese e tecnologie di Anima Meccanica. La percentuale di export è pari al 58,5% di quel che viene prodotto, poco di meno rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. A metà anno 2016 le cifre delle esportazioni non avevano soddisfatto pienamente le previsioni, una situazione che si è ripetuta anche nel terzo quadrimestre. Per il 2017 le aspettative per la meccanica italiana sono positive sia a livello produttivo che in termini di export. In questi ultimi semestri sta gradualmente aumentando anche il mercato interno».
Indicazioni positivi sono in arrivo anche dal lato degli investimenti, visti in lieve progresso a quota 958 milioni di euro (+0,3%) anche se probabilmente solo nei prossimi mesi si potrà valutare appieno l’impatto sulle scelte aziendali delle incentivazioni varate del Governo, con bonus particolarmente significativi per i beni tecnologici inseriti nell’area di Industria 4.0.
L’occupazione, stimata in poco meno di 210mila addetti, è sostanzialmente ferma (+159 unità) rispetto al dato 2016.
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