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Dossier | N. 46 articoliSalone del Mobile 2017

Tecno rileva l’80% di Zanotta e rilancia sul settore «progetto»

Nuova operazione tutta made in Italy nel mondo dell’arredo, che vede protagonisti due marchi storici del design italiano, nati in Brianza negli anni 50. Tecno, azienda specializzata in mobili e sistemi per l’ufficio, ha acquisito l’80% di Zanotta, con il suo catalogo di prodotti rivolti al mondo dell’home living.

Una operazione «industriale» e non finanziaria, hanno precisato i protagonisti – il presidente e ad di Tecno Giuliano Mosconi e il presidente di Zanotta Eleonora Zanotta – durante la presentazione del nuovo gruppo, che si presenta sul mercato con un fatturato consolidato di circa 60 milioni di euro previsti nel 2017 (di cui il 75% circa generato sui mercati esteri) e stime di crescita futura attorno al 20% annuo.

La base di partenza è solida: rilevata da Mosconi nel 2010 dopo un periodo di difficoltà, Tecno ha registrato negli ultimi anni ritmi di crescita attorno al 30%, tasso confermato anche nel 2016, con un fatturato che raggiunge i 32 milioni. Zanotta – che chiude il 2016 in linea rispetto all’anno precedente ma con un risultato operativo previsto in aumento – ha un fatturato di circa 20 milioni. Non è noto il valore dell’acquisizione, mentre per quanto riguarda la governance sono ancora in corso di definizione i ruoli dei vertici nella nuova realtà.

Saranno preservate e tenute distinte, hanno spiegato Mosconi e Zanotta, le identità e peculiarità dei due marchi, nel rispetto della loro storia, ma soprattutto in funzione di una complementarietà delle specializzazioni che è il senso stesso di questa operazione. Non si tratta infatti solo di integrare due aziende – e quindi i loro ricavi, cataloghi, competenze e reti commerciali – per aumentarne la dimensione economica e dunque la competitività sui mercati internazionali. Anche, certamente. Ma la natura dell’operazione, ha spiegato Mosconi, è mettere insieme la forza dei due brand per rafforzare soprattutto l’offerta nell’ambito del “progetto”, prima ancora che del prodotto, ovvero fornire ai mercati internazionali (e in particolare a una clientela di professionisti) proposte e soluzioni complete, per l’ufficio e la casa, in grado di rispondere alle esigenze di un mondo del lavoro che, dopo la grande crisi e grazie al rapido sviluppo di tecnologie innovative, ha subito e sta subendo profonde trasformazioni.

Il rilancio stesso di Tecno in questi anni, ha aggiunto Mosconi, si è basato sul passaggio da «una cultura di prodotto a una cultura di progetto» e questa sarà la chiave, secondo l’ad, del futuro del settore arredo-design.

Le reti commerciali dei due marchi resteranno distinte e indipendenti per quanto riguarda il fronte retail. Sul fronte contract invece – ambito in cui Zanotta è meno strutturata – quest’ultima si appoggerà al network di showroom Tecno che, a Milano, Londra, Parigi, New York, Dubai, Madrid e Varsavia, si occupano non di vendite retail, ma di sviluppo di progetti e soluzioni per e con i professionisti della progettazione e dell’architettura.

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