Nuova operazione tutta made in Italy nel mondo dell’arredo, che vede protagonisti due marchi storici del design italiano, nati in Brianza negli anni 50. Tecno, azienda specializzata in mobili e sistemi per l’ufficio, ha acquisito l’80% di Zanotta, con il suo catalogo di prodotti rivolti al mondo dell’home living.
Una operazione «industriale» e non finanziaria, hanno precisato i protagonisti – il presidente e ad di Tecno Giuliano Mosconi e il presidente di Zanotta Eleonora Zanotta – durante la presentazione del nuovo gruppo, che si presenta sul mercato con un fatturato consolidato di circa 60 milioni di euro previsti nel 2017 (di cui il 75% circa generato sui mercati esteri) e stime di crescita futura attorno al 20% annuo.
La base di partenza è solida: rilevata da Mosconi nel 2010 dopo un periodo di difficoltà, Tecno ha registrato negli ultimi anni ritmi di crescita attorno al 30%, tasso confermato anche nel 2016, con un fatturato che raggiunge i 32 milioni. Zanotta – che chiude il 2016 in linea rispetto all’anno precedente ma con un risultato operativo previsto in aumento – ha un fatturato di circa 20 milioni. Non è noto il valore dell’acquisizione, mentre per quanto riguarda la governance sono ancora in corso di definizione i ruoli dei vertici nella nuova realtà.
Saranno preservate e tenute distinte, hanno spiegato Mosconi e Zanotta, le identità e peculiarità dei due marchi, nel rispetto della loro storia, ma soprattutto in funzione di una complementarietà delle specializzazioni che è il senso stesso di questa operazione. Non si tratta infatti solo di integrare due aziende – e quindi i loro ricavi, cataloghi, competenze e reti commerciali – per aumentarne la dimensione economica e dunque la competitività sui mercati internazionali. Anche, certamente. Ma la natura dell’operazione, ha spiegato Mosconi, è mettere insieme la forza dei due brand per rafforzare soprattutto l’offerta nell’ambito del “progetto”, prima ancora che del prodotto, ovvero fornire ai mercati internazionali (e in particolare a una clientela di professionisti) proposte e soluzioni complete, per l’ufficio e la casa, in grado di rispondere alle esigenze di un mondo del lavoro che, dopo la grande crisi e grazie al rapido sviluppo di tecnologie innovative, ha subito e sta subendo profonde trasformazioni.
Il rilancio stesso di Tecno in questi anni, ha aggiunto Mosconi, si è basato sul passaggio da «una cultura di prodotto a una cultura di progetto» e questa sarà la chiave, secondo l’ad, del futuro del settore arredo-design.
Le reti commerciali dei due marchi resteranno distinte e indipendenti per quanto riguarda il fronte retail. Sul fronte contract invece – ambito in cui Zanotta è meno strutturata – quest’ultima si appoggerà al network di showroom Tecno che, a Milano, Londra, Parigi, New York, Dubai, Madrid e Varsavia, si occupano non di vendite retail, ma di sviluppo di progetti e soluzioni per e con i professionisti della progettazione e dell’architettura.
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