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Gentiloni: «Green economy forza dell’Italia»

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Gentiloni: «Green economy forza dell’Italia»

La sede  3Sun a Catania
La sede 3Sun a Catania

Enel scommette sulla Sicilia e mette in campo 100 milioni di euro da investire, nell’arco dei prossimi due anni, nella fabbrica di pannelli fotovoltaici 3Sun che il gruppo possiede a Catania. Una parte dell’investimento, pari a 20 milioni, sarà dedicato a potenziare l’innovation Lab di Enel a Passo Martino dove sono già presenti laboratori specialistici dell’azienda sulle fonti rinnovabili che permettono di sperimentare tecnologie innovative nel solare termico e fotovoltaico, nelle microgrid, nello storage e nell’eolico. L’investimento servirà a trasformare il laboratorio in un campus tecnologico (in collaborazione con università italiane ed estere) per stimolare la ricerca e l’innovazione nel settore energetico, ospiterà start up locali e nazionali, centri di ricerca di grande rilevanza nazionale e internazionale.

L’iniziativa è stata presentata ieri in occasione della visita del premier, Paolo Gentiloni, a Catania. Gentiloni è stato accompagnato negli impianti di Enel e nel centro di Passa Martino dall’ad di Enel, Francesco Starace, e dal direttore della divisione globale rinnovabili, nonchè ad di Enel Green Power, Francesco Venturini.

«La green economy è una frontiera che può accrescere il nostro Paese, soprattutto nel Mezzogiorno - ha detto Gentiloni -. Investimenti in questo settore sono uno dei asset fondamentali della nostra politica economica. Per questo incoraggiamo Enel Green Power in questa attività».

L’importanza dell’investimento da 80 milioni sulla fabbrica è strettamente legato alla possibilità che questa mantenga la linea di produzione e continui a dare lavoro a 300 dipendenti più altre 600 persone che lavorano nell’indotto. Per Enel GP è fondamentale riuscire a essere sempre più competitiva sui costi per poter vincere le gare con le quali all’estero viene aggiudica la possibilità di realizzare impianti di energie rinnovabili. «L’investimento servirà a mettere in produzione una nuova tecnologia per rendere più efficienti i pannelli fotovoltaici - spiega Riccardo Amoroso, responsabile dell’innovazione di Enel GP -. La tecnologia utilizzata in precedenza, con il film sottile, sarà modificata con una tecnologia a eterogiunzione di silicio amorfo e cristallino. Questa consentirà una maggiore efficienza, nel senso che il pannello occuperà meno spazio e produrrà più energia. Saranno inoltre pannelli bifacciali, cioè che possono assorbire la luce solare su entrambi i lati». I tecnici stanno lavorando da 18 mesi al perfezionamento della tecnologia. «Ci sono prototipi in fase avanzata, passeremo poi all’assemblaggio e i primi moduli partiranno nel 2018 - continua Amoroso -. L’utilizzo di una nuova tecnologia ci consente di mantenere attiva la produzione nell’impianto di 3Sun». Questa fabbrica, in realtà, è uno dei pochi impianti del genere ad essere rimasto in Europa. «Il confronto con altri prodotti esistenti sul mercato - spiega il manager - ci fa ritenere che il nuovo tipo di pannello ci conferirà un vantaggio competitivo nelle gare in termini di costi di energia prodotta per almeno i prossimi 3 anni».

Per quanto riguarda, invece, l’investimento sull’innovation lab, va ricordato che Enel sta lanciando iniziative per sostenere startup e innovazione in tutto il mondo. Le più recenti a Tel Aviv e alle Hawaii. «Grazie a questo investimento da oltre 100 milioni di euro riusciremo a portare sul mercato soluzioni energetiche sempre più affidabili e sostenibili - ha commentato Starace -. Per trovare le idee migliori e le tecnologie più innovative ci apriamo verso l’esterno e nell’Innovation Lab collaboreremo con le più promettenti start up nazionali e internazionali. Siamo particolarmente orgogliosi di aver realizzato un polo di eccellenza tecnologica a Catania, promuovendo la creazione di un tessuto imprenditoriale attento ai giovani nel Sud Italia».

L’iniziativa annunciata ieri vuole essere anche una risposta alle accuse mosse al gruppo Enel di interessarsi molto dell’estero e poco dell’Italia. «Cento milioni di investimento sulla filiera produttiva sono un importante segnale che Enel può e intende giocare un ruolo rilevante in Italia e non solo all’estero. Ci terrei a ricordare, a proposito del nostro sviluppo all’estero, che esistono comunque ottime aziende italiane impegnate nel settore delle rinnovabili che sono cresciute a fianco di Enel negli ultimi anni sui mercati internazionali - spiega Venturini -.Venti milioni del nostro investimento in Sicilia sono destinati a cercare di coagulare ricerca e imprenditorialità giovanile. Un esperimento che, per come è stato strutturato, costituisce una novità in Italia, ma stiamo già avendo segnali positivi».

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